16 Mag 2025 arci, cgil, modena, referendum, referendum 2025, referendum cittadinanza, Referendum Lavoro,
Lunedì 19 maggio tanti appuntamenti e iniziative a cura di Arci Modena e Cgil Modena
La Carovana per la Cittadinanza arriva a Modena lunedì 19 maggio, per promuovere il voto ai referendum sulla cittadinanza e sul lavoro per raccontare a tutto il Paese, dai piccoli centri alle grandi città, che votare 5 Sì è un atto rivoluzionario, l’inizio di un cambiamento che possiamo attivare direttamente senza alcuna delega e che migliorerà la vita di milioni di persone, di milioni di lavoratrici e lavoratori. Garantire, in una fase di forte astensionismo, la possibilità a milioni di persone di esercitare il proprio diritto di voto è anche un atto rivoluzionario, il miglior modo per difendere la nostra democrazia e la nostra Costituzione, nell’ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo. La Carovana, che è partita il 21 marzo – il primo giorno di primavera, la data che nel mondo ricorda la lotta contro il razzismo – da Mantova coinvolgendo cittadine e cittadini, amministratori locali, artisti, sportivi e chiunque voglia partecipare e far sentire la propria voce. Lunedì 19 maggio la Carovana arriva a Modena per una serie di iniziative e incontri curati da Arci Modena e Cgil Modena:
- alle 11 appuntamento in zona Azienda Agricola Tre Valli a Magreta;
- dalle 13 alle 15 flash mob artistico in zona Tenda, su viale Molza;
- alle 15.30 in zona Coop I Portali;
- alle 19 incontro all’Officina Progetto Windsor;
- alle 20 alla Moschea di via delle Suore.
“Oggi abbiamo la responsabilità di tenere insieme lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza, democrazia, la lotta per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con quella per il diritto alla cittadinanza” spiegano gli organizzatori: “Diritto alla cura, diritto all’abitare, diritti civili, diritti ambientali, diritto alla pace: tutto si tiene insieme perché nessuno oggi si salva da solo e la risposta alle ingiustizie non può che essere collettiva, partecipata e solidale”. In Italia da più di venti anni c’è una legge sulla cittadinanza che produce effetti negativi su centinaia di migliaia di persone che lavorano in Italia, che qui nascono, frequentano scuole e università e che sono costrette ad attendere dieci anni – ma spesso anche molto di più – per ottenere il diritto di vivere liberamente. Il referendum vuole ridurre questo periodo a cinque anni, permettendo così anche la trasmissione automatica della cittadinanza ai figli e figlie minorenni.
