15 Giu 2022 assistenza sanitaria integrativa, ccnl logistica, filt, logistica trasporto merci spedizioni, sanilog,
Con il rinnovo del contratto nazionale della logistica lo scorso anno sono migliorate le prestazioni di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori del settore logistica e trasporto merci che a Modena sono circa 10mila.
Il contratto nazionale ha infatti stabilito un aumento della contribuzione che le aziende devono versare mensilmente per garantire il diritto alle prestazioni per i dipendenti.
A fronte di tale aumento, il fondo di assistenza sanitaria integrativa del settore, Sanilog, con il nuovo piano sanitario previsto per quest’anno, ha dunque aumentato le prestazioni aggiungendo rimborsi per lenti e occhiali, nuove prestazioni odontoiatriche e maggiori indennizzi per patologie gravi fino a 4.500 euro. Oltre a tutte le prestazioni già esistenti come, rimborsi per ricoveri per interventi chirurgici, per prestazioni di alta specializzazione, visite specialistiche, ticket per accertamenti diagnostici, trattamenti fisioterapici a seguito di infortunio sul lavoro, pacchetti maternità, counseling psicologico e pacchetti con visite preventive sia a livello diagnostico cardiovascolare e/o oncologico, oltre a indennizzi una tantum in caso di grave inabilità permanente o condizioni di non autosufficienza consolidata.
E’ la conferma di un ottimo lavoro contrattuale da parte dei sindacati di settore Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, che sta aumentando il diritto dei lavoratori all’assistenza sanitaria integrativa, parecchio sentito e utilizzato, anche perché aggiuntivo a quello del Servizio Sanitario Nazionale.
Purtroppo però il contratto nazionale non è ancora rispettato da tutte le imprese del settore e, dagli ultimi dati che abbiamo potuto analizzare, risultano ancora sacche di inadempienza e dunque lavoratori scoperti da questo tipo di tutela, nonostante, sia un obbligo sancito dal contratto.
Tali prestazioni coprono infatti ad oggi una platea di 5.045 lavoratori modenesi (su un totale di 5.162 iscritti al fondo, 117 dei quali ancora non in copertura perché senza i sei mesi di contribuzione minima dall’assunzione) per 152 aziende modenesi.
Questi dati collocano la nostra provincia al primo posto in regione Emilia Romagna per copertura dei lavoratori del settore, con un incremento del 75% rispetto ai dati del report di 3 anni fa (2019).
L’azione svolta dal sindacato Filt Cgil nell’arco degli ultimi tre anni per l’emersione delle aziende inadempienti portandole a versare la contribuzione prevista contrattualmente a favore dei lavoratori ha dunque portato ad un notevole incremento delle persone coperte da questo tipo di tutela, ma non ancora tutte versano quanto dovuto. Si stimano infatti in circa 10mila i lavoratori della logistica/trasporto merci in provincia di Modena, di cui circa un 15-20% impiegato in imprese artigiane (che hanno un altro tipo di fondo legato alla bilateralità artigiana), ed è perciò presumibile che ci sia ancora una quota tra i 3.000 e i 3.500 lavoratori scoperti dall’accesso al diritto contrattuale e quindi alle prestazioni del fondo Sanilog.
La Filt Cgil, nei suoi orari di apertura al pubblico, garantisce su tutta la provincia un servizio di sportello informativo e di consulenza, oltre a effettuare la rivendicazione nei confronti delle imprese inadempienti (e anche ai committenti qualora si trattasse di aziende operanti in appalto). Contemporaneamente la Filt Cgil mantiene alta l’attenzione e l’impegno per garantire su tutta la provincia e in tutto il settore la piena applicazione del contratto nazionale e di tutti i diritti contrattuali conseguenti, quale è anche quello dell’assistenza sanitaria integrativa.
Non si può, nel 2022, fare dumping contrattuale e speculare biecamente sulla salute delle persone.
Adriano Montorsi, segretario Filt/Cgil Modena