09 Apr 2013
Nella costruzione mediale del discorso pubblico sull’immigrazione anche le parole contano. E’ dunque importante che l’Associated Press e l’Adnkronos abbiano assunto l’impegno a un uso responsabile e consapevole del linguaggio. L’Adnkronos ha annunciato tramite il suo blog che non userà più il termine “immigrato illegale o irregolare” per definire una persona. La Senior Vice Presidente e Executive Editor Kathleen Carroll ha spiegato la sua decisione affermando che irregolare o illegale può essere solo una condizione o un’azione e non una persona.
Il blog riporta anche la discussione interna tra colleghi giornalisti che ha portato alla modifica del loro codice stilistico (Stylebook) interno, ma anche l’evoluzione nell’uso di alcuni termini. Si spiega ad esempio che il termine “undocumented”, senza documenti, era stato abbandonato da tempo perché non preciso. Una persona può essere piena di documenti ma non avere il permesso di soggiorno. Ad oggi anche il termine “illegal immigrant” è stato ridiscusso e abolito dal codice interno dell’AP per evitare di “etichettare” le persone, invece dei comportamenti” (http://blog.ap.org/).
Anche l’agenzia Adnkronos annuncia che i suoi lanci non conterranno più la parola ‘clandestino’ riferita alle persone immigrate. Faranno eccezione solo le eventuali dichiarazioni contenute in comunicati stampa e riportate tra virgolette. Anche nella trascrizione delle interviste e delle dichiarazioni raccolte, la parola ‘clandestino’ sarà evitata, a meno che essa non sia ritenuta indispensabile-opportuna per chiarire il pensiero dell’intervistato o per riprodurre fedelmente il linguaggio dello stesso. Al posto di ‘clandestino’ saranno usati di volta in volta i termini più adeguati al contesto delle singole notizie, come irregolare, migrante, immigrato, rifugiato, richiedente asilo, persona, cittadino, lavoratore, giovane, donna, uomo, secondo quanto indicato dal glossario e dalle Linee guida della Carta di Roma stessa. L’annuncio viene dato dal direttore dell’agenzia di stampa, Giuseppe Pasquale Marra, che dichiara: ”L’uso di un linguaggio corretto è sempre importante per un’agenzia di stampa, ma lo è ancora di più quando si tratta di fenomeni, come l’immigrazione su cui è facile alimentare paura, xenofobia e razzismo. Ogni giornalista in questo dovrebbe fare la propria parte”. L’Adnkronos raccoglie così le sollecitazione di Carta di Roma e dell’attuale Presidente della Camera Laura Boldrini, che sul tema ha condotto una storica battaglia.
http://www.cronachediordinariorazzismo.org/2013/04/il-buon-esempio/
http://www.cartadiroma.com/lagenzia-adnkronos-dice-no-alla-parola-clandestino/
http://www.cartadiroma.com/carta-di-roma-una-scelta-rigorosa-comunicato-del-segretario-del-cnog/