15 Set 2014
E’ stata nuovamente rinviata, al 30 giugno 2015, la parificazione fra cittadini italiani e cittadini stranieri in materia di autocertificazione. Così, ancora una volta, i cittadini stranieri pagano l’inefficienza degli uffici pubblici, che non riescono a comunicare tra loro per i ritardi del processo di informatizzazione. A disporre il nuovo rinvio è il decreto legge n.119 del 22 agosto 2014. Il rinvio è previsto dall’art. 8.
La storia inizia con la legge 183/2011, entrata in vigore il 1° gennaio 2012, che aveva reso obbligatorie le autocertificazioni in tutti i rapporti con le Pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi. Questa norma si sarebbe dovuta applicare anche ai cittadini stranieri dal 1 gennaio 2013, ma non essendo ancora state definite le modalità di acquisizione d’ufficio dei dati da parte delle Questure e delle Prefetture attraverso il collegamento con le diverse banche dati si era proceduto a un primo rinvio di sei mesi e poi a tanti altri fino ad arrivare ad oggi.
La parificazione tra cittadini stranieri e cittadini italiani in materia di autocertificazioni è in ogni caso già in atto in relazione a tutti i certificati che non sono richiesti esplicitamente da disposizioni del Testo Unico sull’immigrazione o dal suo Regolamento di attuazione.