02 Ago 2019 bellentani, flai, gruppo citterio,
“Non ci sono alternative a questo cambio di contratto con stipendi inferiori del 30%”, questo è quello che si sono sentite dire le 19 lavoratrici del reparto pulizia e sanificazione in appalto presso il “Salumificio G. Bellentani 1821 spa” di Vignola (Gruppo Citterio), nel corso dell’ennesimo cambio appalto previsto in questi giorni – il settimo cambio appalto in due anni! I dirigenti aziendali hanno infatti aggiunto che, in caso contrario, non ci sarà più bisogno dell’attuale forza lavoro, in quanto la nuova azienda in appalto che subentrerà ha le capacità e le risorse umane sufficienti per fare a meno di loro.
Nonostante i problemi ricaduti sui lavoratori negli ultimi anni, l’azienda ha comunque deciso di procedere unilateralmente comunicando il cambio appalto all’ultima ora e senza affrontare il problema sul tavolo di trattativa sindacale aperto. Nel giro di due giorni (31 luglio e 1° agosto), ha contattato le lavoratrici ad una ad una minacciandole il rischio del licenziamento.
La “G. Bellentani 1821”, che effettua lavorazione e confezionamento di salumi è una storica azienda di Vignola che ad oggi occupa complessivamente, tra dipendenti diretti e in appalto, circa 250 lavoratori. I problemi degli appalti delle lavorazioni si stanno trascinando da anni e hanno portato i lavoratori a mobilitarsi per salvaguardare i loro diritti. Molti lavoratori attendono ancora il pagamento del loro TFR e di arretrati salariali dalle precedenti società appaltatrici e contestano la commistione frequente tra lavoratori in appalto e lavoratori diretti secondo una modalità irregolare nella conduzione di tali appalti. Recentemente un lavoratore rappresentante sindacale della CGIL, Vincenzo D’Auria, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale – ed è tutt’ora costretto a casa – in seguito ad un grave malore avuto durante una accesa discussione con i dirigenti aziendali proprio sul tema degli appalti, mentre cercava, per l’ennesima volta, di denunciare il fallimento del sistema degli appalti in Bellentani.
“Quando le lavoratrici, sconvolte ed impaurite, mi hanno riferito l’accaduto, non ci volevo credere” – dichiara Diego Bernardini della Flai/CGIL di Vignola – Questa volta si è passato il limite. La nostra risposta è stata quella di aprire immediatamente lo stato di agitazione sull’intero stabilimento. Nelle prossime ore decideremo insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori quali mobilitazioni sindacali adeguate alla gravità di quanto successo, anche perché l’azienda aveva già contestato in un precedente incontro l’elevato costo della manodopera per altri 50 lavoratori. Non vogliamo permettere all’azienda di procedere con i lavoratori ad uno ad uno – continua il sindacalista – perché si tratta di una strategia per abbassare lo stipendio prima ad alcuni e poi a tutti gli altri. Per noi la soluzione è che la G. Bellentani assuma direttamente i lavoratori”.
Flai Cgil Modena
Vignola, 2 agosto 2019
* Nella foto immagine di repertorio