22 Ott 2009
Il giudice di pace Mario Cocco ha accolto l’eccezione di costituzionalità presentata dalla procura sul reato di clandestinità. Ora, in attesa della decisione della Corte costituzionale, rimangono sospesi una ventina di processi istruiti da Cocco. Altri tre colleghi del giudice di pace hanno invece deciso di proseguire con i processi e un altro ha rinviato la sua decisione.
Cocco ha motivato la decisione bollando di irrazionalità una norma che penalizza chi si trova oggi colpevole in conseguenza “di fatti preesistenti e non costituenti reato all’epoca in cui si sono realizzati” e inoltre considera ingiustificata la parità di trattamento riservata ai clandestini arrivati in Italia sapendo di compiere un reato e a quelli già in Italia prima dell’entrata in vigore della nuova norma.
Cocco, infine, solleva dubbi di costituzionalità sulla recente regolarizzazione di colf e badanti per la disparità di trattamento che ha introdotto tra i migranti.