01 Dic 2009
“Dopo avere denunciato una palese discriminazione nei confronti dei calciatori dilettanti extracomunitari operata dalla Figc, la Cgil ottiene una prima risposta dal presidente della lega calcio dilettanti, Carlo Tavecchio”. Lo riferisce lo stesso sindacato, che lo scorso 19 novembre aveva segnalato come una norma regolamentare della Figc imponesse a un calciatore dilettante extracomunitario di essere regolarmente assunto ‘da parte di un non meglio precisato ente competente’ per poter essere tesserato.
Il responsabile dell’Ufficio per le politiche dell’immigrazione Cgil, Pietro Soldini, aveva perciò inviato una lettera al presidente della Figc, Giancarlo Abete, e a quello della lega nazionale dilettanti, Carlo Tavecchio, per denunciare la “palese discriminazione nei confronti dei calciatori dilettanti extracomunitari” e per ottenere chiarimenti. In una lettera di risposta, il presidente della lega calcio dilettanti scrive: “Nel prendere atto dei contenuti da lei rappresentati, le faccio presente che la lega nazionale dilettanti ha già da tempo attivato uno studio per valutare l’ipotesi di modifica della normativa federale relativa al tesseramento dei calciatori stranieri nel proprio ambito”.
“Anche se con un linguaggio un pò criptico – commenta Soldini -, Tavecchio ammette le nostre ragioni e quindi monitoreremo i prossimi atti della lega per verificare l’effettiva rimozione di tale discriminazione e, nello stesso tempo, vigileremo da subito con le nostre strutture territoriali che non sia ostacolata o impedita l’iscrizione dei calciatori dilettanti extracomunitari”.
Fonte: Rassegna.it, 01.12.2009
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