CAMBIA L’ISTRUZIONE PER GLI ADULTI. PER LA FLC CGIL ALCUNE NOVITÀ POSITIVE IN UN QUADRO PREOCCUPANTE

30 Mar 2015 flc,

 

Percorsi sempre più personalizzati basati su un patto formativo individuale. Adattamento del percorso alle proprie esigenze di vita, con la possibilità di seguirne il 20% a distanza attraverso moduli online. Con l’a.s. 2015-16 entra pienamente a regime il Regolamento sull’Istruzione per gli Adulti (DPR 263/12) e così addio ai vecchi corsi serali e ai Centri territoriali permanenti (CTP). Lo comunica il Ministero per l’Istruzione con la circolare n.6 del 27 febbraio 2015. Da settembre, nei percorsi di primo livello dei CPIA (Centri per l’istruzione degli adulti), che soppiantano i Centri territoriali per l’educazione degli adulti CTP e i corsi serali, si potranno acquisire il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e la certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base. Mentre nei percorsi di secondo livello realizzati dalle scuole superiori, in accordo con i CPIA, si potranno ottenere il diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica.

L’offerta formativa per gli adulti prevede anche percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana da parte degli adulti stranieri e attività di ampliamento dell’offerta formativa.

I percorsi sono aperti agli adulti di cittadinanza italiana e non. Le iscrizioni potranno essere effettuate fino al 31 maggio, e, comunque, non oltre il 15 ottobre 2015. Ogni iscritto stringerà un “Patto formativo individuale” con un’apposita commissione che ne valuterà le competenze già possedute al momento dell’ingresso ed elaborerà il percorso di studio personalizzato in base alle sue effettive esigenze formative. Ai percorsi per il conseguimento del diploma di scuola superiore, potranno iscriversi anche adulti che siano già in possesso di tale titolo, ma compatibilmente con il numero di posti disponibili e dopo che sia stata garantita la priorità a quanti desiderano conseguire un titolo superiore a quello di cui sono già in possesso.

Ad oggi, sono 56 i CPIA attivi nel nostro Paese, distribuiti in 8 regioni: 10 in Piemonte, 19 in Lombardia, 4 in Friuli Venezia Giulia, 2 in Veneto, 7 in Emilia Romagna, 8 in Toscana, 1 in Umbria e 5 in Puglia. I corsi serali e i centri territoriali permanenti cesseranno di funzionare il 31 agosto 2015 e, a partire dal 1 settembre 2015, saranno attivi oltre 120 CPIA su tutto il territorio nazionale. I percorsi di istruzione per adulti hanno una grande ricaduta sociale anche perché forniscono un efficace sostegno alle fasce deboli della popolazione.

Nell’anno scolastico 2011/2012 erano funzionanti, ad esempio, 250 “scuole carcerarie”. Sempre nel 2011/2012 160.000 stranieri si sono rivolti ai Centri territoriali permanenti e ai corsi serali, 80mila dei quali per corsi di integrazione linguistica. Ai percorsi di istruzione e formazione per adulti hanno fatto ricorso anche oltre 21.000 pensionati. Ma, soprattutto, l’istruzione per adulti opera sul fronte del contrasto ai NEET (i giovani che non sono impegnati in un percorso di studio o formazione e al tempo stesso non lavorano) e alla dispersione scolastica, recuperando un numero importante di ragazzi che hanno abbandonato la scuola: nell’a.s. 2011/2012 sono stati oltre 132mila i giovani adulti (tra i 16 e i 29 anni) iscritti a questi corsi.

Il nuovo sistema di istruzione per gli adulti ha, tra i propri obiettivi, anche il contrasto del deficit formativo della nostra popolazione adulta, come rilevato dalla recente indagine PIACC, e rispondere adeguatamente ai nuovi bisogni formativi derivanti dalla trasformazione della struttura demografica del nostro paese (crescita percentuale degli anziani e degli stranieri).

Per il sindacato della scuola della CGIL, la FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza), alcune delle novità intervengono positivamente su un segmento fondamentale del sistema educativo nazionale, ma non risolvono le criticità del settore.

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