28 Giu 2016 spi,
Modena, 28 giugno 2016
Anche quest’anno la terza settimana di luglio partiranno da Modena i pensionati e le pensionate dello Spi/Cgil diretti ai campi della legalità di Mesagne, Isola Capo Rizzuto e Riace, in totale circa 12 persone.
Da circa 9 anni lo Spi/Cgil insieme alle altre associazioni, Arci, Libera, Rete degli Studenti e gli studenti universitari Udu, organizzano nei mesi di giugno e luglio la presenza di tanti volontari e volontarie ai campi della legalità in uno stretto rapporto di contaminazione e lavoro tra diverse generazioni.
Si tratta in prevalenza di campi agricoli confiscati alle mafie e gestiti da cooperative, in particolare cooperative di giovani del luogo, dove si lavora nei campi, si cucina, si fanno laboratori sulla legalità e incontri con la popolazione. L’obiettivo è quello di restituire alla comunità l’uso di un bene “pulito” a disposizione della cittadinanza.
“I campi sono un’esperienza importante per i pensionati che spesso ci chiedono di ritornare” spiega Daniela Pellacani dello Spi/Cgil di Modena.
Lo Spi/Cgil di Modena da anni è impegnato con varie attività sul tema della memoria e dello scambio inter-generazionale. “Investire sulla memoria, sulla formazione dei giovani – prosegue la sindacalista – vuol dire creare un futuro di legalità e di consapevolezza”.
Le recenti vicende che hanno coinvolto anche la regione Emilia Romagna “ci fanno dire che sul tema della legalità c’è ancora molto da fare e da costruire” precisa Pellacani. Infatti quest’anno per la prima volta vi sono due campi legalità a Pieve di Cento e Salsomaggiore, due beni confiscati alla criminalità organizzata.
“Con questa esperienza, che vorremmo implementare nel futuro, – conclude la sindacalista dello Spi/Cgil – vogliamo dare non solo un nostro contributo concreto in zone del Paese molto difficili, ma una volta tornati dai campi vogliamo condividere con i partecipanti e con il territorio modenese i valore della legalità, far conoscere questa esperienza, parlare di legalità”.