26 Lug 2016 fp,
Ormai non passa giorno in cui non si registrano situazioni critiche che stanno portando all’esasperazione i lavoratori della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale Sant’Anna.
Le risse e le aggressioni che ogni giorno stiamo registrando, sono la traduzione in fatti delle minacce che vengono perpetrate nei confronti di coloro che guadagnano un salario peraltro di gran lunga inferiore ai rischi che corrono.
La situazione che si è venuta a creare a causa di un conflitto derivante dalla crisi nei rapporti tra il Comandante e il Direttore ormai è percepita anche dalla popolazione detenuta che reagisce con atti di violenza soprattutto nei confronti degli agenti che non sono più disposti a pagare, e non da oggi, per colpe di altri.
Anche ieri si è verificata una ennesima colluttazione tra detenuti che hanno poi rivolto la loro violenza verso un agente la cui unica colpa era quella di evitare che accadesse. L’ennesima situazione di criticità che ha determinato per l’agente il ricorso al pronto soccorso ed una prognosi di 7 giorni.
Ci chiediamo cosa altro deve succedere ancora perchè abbia fine questa situazione di vera e propria persecuzione verso coloro, come gli agenti, che cercano solo di fare il proprio lavoro e per mantenere un clima vivibile all’interno del carcere.
I lavoratori vogliono rassicurare anche tutti gli avvocati delle camere penali che nei giorni scorsi hanno evidenziato la valenza del nuovo sistema di detenzione.
Questo sistema, però, per essere attuato deve prevedere mezzi idonei e una organizzazione che non può prescindere dalla tutela di tutti, compresi i poliziotti. Il carcere di Modena e gli agenti devono essere gestiti e governati da chi non deve far prevaricare i conflitti personali a discapito della sicurezza. Ecco perchè è urgente e necessario che venga accolto l’appello affinchè siano avvicendati coloro che sono responsabili della struttura. Prima che accada l’inevitabile.
Le domande di trasferimento degli agenti sono l’ennesima prova di una esasperazione a cui va posto fine da parte dell’Amministrazione Penitenziaria ecco perchè da giorni tutte le organizzazioni sindacali presenti al Sant’Anna sono mobilitate per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori.
Il Signor Prefetto di Modena nei giorni scorsi ha ascoltato con attenzione e rispetto le denunce dei Sindacati assicurando il proprio sostegno e ogni utile intervento affinchè abbia fine questa triste vicenda a cui è costretta ad assistere la comunità modenese.