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Modena, 5 maggio 2016
In merito allo sciopero del 3 maggio scorso dei lavoratori in appalto presso la Castelfrigo di Castelnuovo Rangone, la responsabile aziendale dei rapporti sindacali, Cecilia Berselli, ha dichiarato in un’intervista pubblicata ieri sul Resto del Carlino di Modena che “non è vero poi che ci siamo sottratti al confronto”.
I sindacati Filt-Cgil e Flai-Cgil di Modena precisano invece quanto segue:
Il 3 maggio, con i lavoratori in sciopero dalle ore 7 del mattino, si è cercato più volte un contatto con la Direzione Aziendale di Castelfrigo:
– è stato chiesto ai cancelli di parlare con la Direzione aziendale;
– è stato telefonato al centralino aziendale chiedendo urgentemente di parlare con la Direzione aziendale;
– è stato contattato l’avvocato dell’azienda;
– è stato contattato il funzionario di Confindustria che segue l’azienda;
– è stata inviata infine una richiesta di incontro urgente tramite Pec.
La proposta dei sindacati per mettere fine allo sciopero era quella di procedere, solo per la giornata del 3 maggio, ai normali controlli d’ingresso dei lavoratori (controllo visivo e controllo badge) e di trovare poi il tempo di confrontarsi sulle nuove modalità, anche per spiegarne ai lavoratori l’eventuale legittimità. Un problema risolvibile in poche ore.
La Direzione Castelfrigo non ha risposto alla nostra proposta e, sempre tramite Pec, ha comunicato che l’incontro “urgente” era possibile per il 10 maggio e, il giorno successivo, ha spostato tale incontro al 18 maggio. Questo è stato il confronto sindacale di cui parla l’azienda.
Contestiamo alla Direzione aziendale di essere fuori dallo spirito di confronto concordato in Prefettura il 16 febbraio scorso e chiediamo, anche alle luce di ulteriori prese di posizione unilaterali da parte dell’azienda, di riaprire il tavolo di confronto in sede prefettizia.
Filt Cgil Modena
Flai Cgil Modena