23 Nov 2020 artigianato, aziende artigiane, ccnl, ccnl artigiani metalmeccanici, fim fiom uilm, fiom, lavoratori artigiani,
Il 18 novembre 2020 si è tenuto un nuovo incontro di trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale del settore artigiano a cui hanno partecipato da remoto le delegazioni trattanti delle associazioni artigiane (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai) e di Fim, Fiom e Uilm.
Le organizzazzioni sindacali hanno presentato nel dettaglio tutti i punti della piattaforma unitaria:
- richieste salariali (incremento dell’8% sui minimi), trasferte e reperibilità;
- istituzione di un elemento perequativo di 250 euro annui per i lavoratori che non beneficiano della contrattazione di
secondo livello; - previsione di piani di welfare annui del valore di 250 euro.
E’ stato richiesto inoltre di introdurre nel contratto 16 ore di formazione per lavoratrici e lavoratori e di incrementare le attuali 25 ore destinate alla formazione continua, oltre che aggiornare allo schema delle qualifiche europee il capitolo del Ccnl sul diritto allo studio.
Infine sono stati posti alle associazioni artigiane i temi inerenti a
- mercato del lavoro e stabilizzazione dei contratti di lavoro precari;
- salute e sicurezza e comitati territoriali per i protocolli contro il Covid;
- conciliazione degli orari con le esigenze familiari, come il frazionamento dei congedi parentali, il part-time e le ferie e par solidali;
- diritti sindacali a partire dal diritto di assemblea, stampa e distribuzione del contratto.
I rappresentanti delle imprese artigiane hanno evidenziato le gravi difficoltà produttive e incertezze sul proprio futuro che attraversa tutto il settore a causa della pandemia, ma hanno dato disponibilità a proseguire il confronto calendarizzando due prossimi incontri in plenaria per il 2 e il 9 dicembre e un incontro tecnico per il prossimo 24 novembre.
Il rinnovo del contratto dei lavoratori dell’artigianato metalmeccanico interessa oltre 500mila lavoratrici e lavoratori e più di 120mila imprese. Un contratto scaduto da dicembre 2018 e che deve essere rinnovato per dare risposte salariali, per nuove tutele normative a partire dalla sicurezza, per garantire occupazione, per rilanciare il settore.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 20 novembre 2020