CENSIS-SOPEMI. IMMIGRAZIONE E PRESENZA STRANIERA/2

23 Mar 2011

CENSIS-SOPEMI. IMMIGRAZIONE E PRESENZA STRANIERA/2

In Italia si entra soprattutto con visti di breve durata (più di 1 milione 400 mila nel 2009) e tra i titolari sono molti gli overstayers, cioè chi rimane dopo la scadenza. Gli irregolari sarebbero 500 mila. Pochi i rimpatriati e i respinti.

a cura di Mohcine El Arrag

Il rapporto Censis-Sopemi conferma che in Italia gli irregolari entrano in Italia soprattutto con visti di breve durata, alla scadenza dei quali rimangono. Gli irregolari sarebbero 500 mila. Pochi i rimpatriati e i respinti. La politica dei respingimenti colpisce soprattutto i richiedenti asilo.

GLI INGRESSI IN ITALIA. Nel 2009 sono state concessi dalle rappresentanze italiane all’estero 1.401.704 visti di ingresso (dati Ministero degli Esteri), con una diminuzione del -10,3% nell’ultimo anno, ma una crescita del 42,5% negli ultimi cinque anni. La maggior parte dei visti vengono rilasciati per soggiorni di breve durata e per turismo. Tra i titolari di questi visti ci sono anche un buon numero di overstayers, ovvero di cittadini stranieri che, una volta scaduto il periodo di permanenza loro concesso, rimangono da irregolari sul territorio italiano.

Per quanto riguarda le motivazioni che fanno riferimento ad una presenza di “lungo periodo”, nel 2009 sono stati rilasciati 136.332 visti per lavoro subordinato e 4.570 per lavoro autonomo (rispettivamente il 9,7% e lo 0,3% del totale); 107.410 per ricongiungimento familiare (7,7%); 52.359 per studio (17,3%).

L’IMMIGRAZIONE IRREGOLARE. Dal maggio 2009, a seguito della politica dei respingimenti, si è avuta una sensibile riduzione degli immigrati sbarcati sulle coste italiane, in particolare su quelle della Sicilia. Infatti, gli immigrati sbarcati sono passati dai 36.951 del 2008 ai 9.573 del 2009 (-74%); mentre nei primi otto mesi del 2010 sono stati 2.235. Che questo si sia tradotto in una diminuzione dei cittadini stranieri irregolarmente presenti in Italia è però tutto da dimostrare, soprattutto considerando che la stragrande maggioranza di questi ultimi è costituita da overstayers, ovvero da individui che sono entrati in Italia regolarmente e che, una volta scaduto il regolare titolo di soggiorno, sono rimasti illegalmente nel nostro paese

Le più accreditate stime sugli irregolari presenti in Italia parlano di almeno 500.000 individui, confermando la tendenza ad una riduzione del fenomeno, dovuta però soprattutto all’ingresso nella Unione Europea di alcuni paesi che in precedenza rappresentavano un grosso serbatoio di irregolarità e alla crisi economica in atto.

Per quanto riguarda l’attività di contrasto, i respingimenti non sembrano aver contribuito ad aumentare il numero dei cittadini stranieri rintracciati in posizione irregolare: nel 2009 questi ultimi sono stati 52.823, con una diminuzione del 25.2% rispetto al 2008 e del 49,5% rispetto al 2004; il calo prosegue nei primi sei mesi del 2010, con 23.117 rintracciati. C’è da aggiungere che per motivi diversi (legati alla scarsità delle risorse materiali ed umane a disposizione, alla difficoltà a dare ai rintracciati un’identità ben precisa, ecc..) solo una parte minoritaria dei rintracciati viene effettivamente rimpatriata: nel 2009 sono stati allontanati, tra respingimenti e ritorni forzati, 18.361 cittadini stranieri (4.298 dei quali sono stati respinti alle frontiere), mentre 34.462 risulta che non abbiano obbedito all’intimazione di espulsione. Nei primi sei mesi del 2010 gli allontanati sono stati 7.683 e i respinti alle frontiere 1.905.

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