22 Nov 2011
“Bisogna accogliere l’appello del Presidente Napolitano e mettere all’ordine del giorno del Parlamento la riforma della cittadinanza ed il suo riconoscimento immediato ai bambini nati o cresciuti in Italia”. Lo ha affermato Vera Lamonica, Segretaria Confederale della CGIL con delega alle politiche dell’immigrazione, dopo le dichiarazioni del Presidente della Repubblica in occasione della cerimonia al Quirinale con i ‘Nuovi cittadini italiani’.
Secondo la dirigente sindacale, “accogliere l’appello del Presidente darebbe davvero il segno di un cambio di fase e di una nuova attenzione al futuro della società italiana. Una svolta del resto già matura come si evince anche dal numero e dalla qualità delle adesioni alla campagna “L’Italia sono anch’io”che è in corso”.
“E’ necessario lasciarsi alle spalle una politica dell’immigrazione securitaria e persecutoria – spiega Lamonica – ed affermare una nuova cultura dell’accoglienza ed adeguate politiche di integrazione, è oramai nell’esigenza irrinunciabile”. Del resto, prosegue la dirigente sindacale della CGIL “è ora di dire con chiarezza che l’Italia ha bisogno del lavoro immigrato poiché esso costituisce, già oggi, una risorsa importante per lo sviluppo e la crescita. E nessuno potrà mai negare che dagli immigrati, viene anche un sostanziale contributo ai conti pubblici ed a quelli della previdenza; cui danno molto di più di quanto ricevono in termini di prestazioni, servizi, diritti, integrazione”.
“In particolare – conclude Lamonica – i giovani figli di immigrati costituiscono un patrimonio di creatività ed energia che non si può sprecare o umiliare. Il riconoscimento della cittadinanza è il primo passo, e forse più importante, per rilanciare l’idea che l’Italia può ripartire e ricostruirsi, valorizzando le diversità e scommettendo su un nuovo paradigma di civiltà e di qualità della sua società”.
http://www.cgil.it/tematiche/Documento.aspx?ARG=IMMIGRAZIONE&TAB=0&ID=17711