16 Apr 2012
Sono necessarie misure urgenti immediate urgenti per il rilancio dei Centri Territoriali Permanenti, strutture che hanno anche lo scopo di il diritto degli immigrati alla formazione linguistica e di cittadinanza e alla possibilità di ottenere la relativa certificazione necessaria per la carta di soggiorno. Le chiede la Cgil, che in una nota scrive che”l’impegno preso dal Governo di introdurre norme generali per il diritto all’apprendimento permanente, pone con ancora maggior forza l’esigenza di un rilancio dei Centri Territoriali Permanenti, la principale offerta formativa pubblica di educazione degli adulti. E’ infatti ormai improrogabile porre fine allo stato di incertezza e di abbandono in cui versano i CTP, occorre al più presto offrire al principale soggetto dell’offerta di formazione permanente del nostro paese una prospettiva di potenziamento e rilancio”. Infatti, in questi anni, i CTP hanno subito tagli consistenti e il futuri reso incerto dal finora inattuato Regolamento Gelmini.”Le conseguenze di queste scelte sbagliate cominciano a farsi sentire in modo pesante”, dice la Cgil, “in particolare nelle tipologie di offerta formativa più rivolte alle fasce di popolazione più deboli. In questi giorni stanno emergendo in modo evidente le carenze strutturali determinate dai tagli che ostacolano i CTP nel far fronte ai compiti loro assegnati dal Governo in relazione ai test obbligatori di italiano per gli immigrati che richiedono il permesso di soggiorno. Questi ostacoli sarebbero ulteriormente accentuati dal Regolamento Gelmini che, se attuato senza profonde modifiche, cancellerebbe tutta l’offerta non riconducibile al conseguimento di titoli di studio. Occorre, quindi, un intervento immediato per garantire il diritto degli immigrati alla formazione linguistica e di cittadinanza e alla possibilità di ottenere la relativa certificazione necessaria per il permesso di soggiorno. Occorre, al tempo stesso, ridefinire e attuare rapidamente il regolamento dell’istruzione degli adulti per rafforzare e qualificare l’offerta formativa pubblica nel quadro di un sistema nazionale per l’apprendimento permanente, per il quale, nell’ambito della trattativa sul mercato del lavoro, si e’ ottenuto l’impegno del governo per una legge quadro nazionale”. Per la Cgil occorre “ottenere modifiche all’attuale testo del regolamento tali da permettere di proseguire le migliori esperienze dei CTP, di salvaguardare e potenziare le alfabetizzazioni funzionali sulle competenze di cittadinanza, anche in relazione ai dati pesanti sull’analfabetismo di ritorno. In particolare e’ prioritario assicurare i corsi di orientamento civico e di insegnamento dell’italiano per gli immigrati e avviare percorsi specificamente dedicati ai NEET. E’ poi necessario uno specifico investimento sui Centri affinchè siano messi in condizioni di avviare l’intreccio con la secondaria superiore, di realizzare modelli flessibili pensati per adulti, di promuovere la domanda, di orientare e riconoscere le competenze degli iscritti in ingresso”. Sulla base di queste considerazioni CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria chiederanno al Governo di aprire un immediato confronto sul rilancio dei Centri.