12 Mar 2014
Con un ordine del giorno sottoscritto da molti delegati italiani e stranieri, il Congresso provinciale della Cgil di Modena, tenutosi il 4 e 5 marzo, rimette al centro l’obiettivo del trasferimento dalle questure ai comuni delle competenze sui titoli di soggiorno. Da alcuni anni è pressoché scomparsa dal dibattito sui temi dell’immigrazione la necessità di trasferire a enti diversi dalla questura le competenze sui titoli di soggiorno. Quell’esigenza in realtà non è mai venuta meno per le stesse ragioni per cui a suo tempo venne sottolineata. La prima fra tutte è che l’immigrazione non è un problema di ordine pubblico. Al pari di altre scelte fatte in questi anni, quella di affidare in via esclusiva alle questure il compito non solo del rilascio, ma anche del rinnovo del titolo di soggiorno, ha il solo obiettivo di additare la presenza degli immigrati come un pericolo e l’immigrato come un soggetto che potenzialmente infrange le leggi e che dunque deve essere sottoposto a controlli.
Il dibattito che portò alla proposta del trasferimento delle competenze individuò nel comune l’ente più adatto perché il più vicino ai cittadini. “La proposta è tuttora valida”, afferma l’ordine del giorno. “La sua attuazione libererebbe i cittadini stranieri dai disagi che comporta il rapporto con le questure e rappresenterebbe un segnale importantissimo di pieno riconoscimento della cittadinanza sociale. Inoltre, consentirebbe alle forze di polizia di avere più risorse e uomini per i propri compiti istituzionali: infatti è anche una proposta delle loro organizzazioni di categoria. Per tutti questi motivi chiediamo alla Cgil che il trasferimento dalle questure ai comuni delle competenze sui titoli di soggiorno torni ad essere centrale tra gli obiettivi delle politiche a favore dei cittadini stranieri”.