CITTADINI EXTRA UE ESCLUSI DAI BANDI SCOLASTICI. ELIMINATA LA DISCRIMINAZIONE, OCCORRE LA PROROGA

30 Set 2014 flc,

 


di Ciro Spagnulo

 

Con un avviso direttoriale il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) corregge il bando per il reclutamento di personale nelle scuole. Ora possono accedervi anche i cittadini extra-Ue. Come chiede Asgi, è anche opportuno posticipare la data ultima di presentazione della domanda (ora prevista per l’8 ottobre 2014) al fine di consentire la diffusione della notizia e l’effettiva possibilità di partecipazione dei cittadini stranieri a parità di condizione con quelli italiani e di altri Stati membri UE.

Prima della correzione, il bando prevedeva per l’ammissione il requisito della cittadinanza italiana o di uno stato Ue. Ignorava, dunque, le modifiche apportate lo scorso anno in materia di accesso al pubblico impiego della ‘legge europea 2013’, che prevedono l’accesso alla funzione pubblica anche alle categorie di cittadini di Stati terzi non membri dell’Unione europea protetti dal diritto dell’Unione europea, ovvero i familiari di cittadini di Stati membri UE, i ‘lungo soggiornanti’ di cui alla direttiva 109/2003 e i rifugiati e titolari di protezione sussidiaria.

A reagire alla discriminazione è stata per prima Asgi, che ha diffuso una nota. Per Asgi l’episodio conferma quanto già denunciato dalla stessa associazione nei giorni scorsi “ovvero il troppo frequente mancato adeguamento dei bandi alla normativa sull’accesso al pubblico impiego cosi’ come modificata oltre un anno fa dalla ‘legge europea 2013”.

Nell’avviso il Direttore Generale del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione-Direzione generale per il personale scolastico scrive che “le disposizioni (…) del bando (…) sono da intendersi armonizzate con le prescrizioni” introdotte con Legge 6 agosto 2013 n. 97 (legge europea 2013) e pertanto “deve ritenersi estesa la possibilità di presentazione della domanda di inserimento nella terza fascia delle graduatorie di circolo e di istituto per gli aspiranti in possesso” dei seguenti requisiti: “familiari dei cittadini degli stati membri non aventi la cittadinanza di uno stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; cittadini di paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno CE per i soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria”. Sono fatte salve, precisa l’avviso, le disposizioni “in materia di conoscenza della lingua italiana”.

Il bando è stato pubblicato con il Decreto Ministeriale 717 del 5 settembre 2014 e allegati. Riguarda il reclutamento nel triennio 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 della terza fascia d’istituto del personale ATA (Ausiliario, Tecnico e Amministrativo) delle Scuole italiane. Queste le mansioni previste:

Area A: Collaboratore scolastico (CS): in tutte le scuole
• Area As: Collaboratore scolastico addetto all’azienda agraria (CR), solo negli istituti agrari
• Area B:
o Assistente Amministrativo (AA): in tutte le scuole
o Assistente Tecnico (AT): solo nelle scuole secondarie di II grado
o Cuoco (CU): solo nei convitti/educandati
o Infermiere (IF): solo nei convitti/educandati.
o Guardarobiere (GU): solo nei convitti/educandati
• Area D: Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA): in tutte le scuole.

BANDO ATA : NECESSARIA LA PROROGA

“Accogliamo positivamente la diffusione dell’ avviso emesso in data 24.4.2014 dal MIUR con il quale il Ministero.. Fingendo” di chiarire, in realtà modifica il precedente bando, consentendo l’ammissione alle graduatorie anche alle categorie di stranieri previste dall’art. 38 Dlgs 165/01 che illegittimamente erano state escluse nel testo originario del bando”, scrive Asgi in una nota.

“Ora i singoli funzionari che curano i procedimenti di ammissione hanno le sufficienti informazioni per agire in modo non discriminatorio ammettendo tutte le domande in conformità alla norma di legge”, ma, prosegue, “siamo, tuttavia, sorpresi che il Ministero non abbia avuto il coraggio di ammettere l’errore commesso, non abbia modificato formalmente il bando e, soprattutto, non abbia riaperto i termini per la presentazione delle domande”.

La mancata riapertura del bando pone un “non irrilevante aspetto formale (un bando modificato da un successivo avviso comporta la evidente violazione dei principi di trasparenza e chiarezza della azione pubblica)” . Ed è comunque evidente “che l’informazione corretta è stata diramata a sole due settimane dai termini di scadenza del bando : sicché gli stranieri hanno a disposizione un termine di gran lunga inferiore agli italiani o ai cittadini comunitari per avere conoscenza di questa opportunità e presentare domanda . In ciò permane dunque una discriminazione alla quale confidiamo che il Ministero voglia porre rimedio”.

Per questo “ASGI chiede l’intervento immediato del Ministero per ripristinare pienamente la parità di trattamento, riaprendo i termini per la presentazione delle domande e ponendo così integralmente rimedio all’errore che era stato commesso”.

GRADUATORIE DI ISTITUTO ATA: GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Chi può presentare la domanda? Posso fare tutto da solo?… Sono alcune delle domande ricorrenti di coloro che in questi giorni si apprestano a compilare le domande di conferma, aggiornamento e nuovo inserimento nelle graduatorie di istituto di terza fascia del personale ATA della scuola.

La platea delle persone interessate all’inserimento in queste graduatorie per le supplenze, nelle quali non erano ancora incluse, è molto estesa. A è rivolta la guida rapida del sindacato scuola Cgil, FLC Cgil, che contiene le risposte alle dieci domande più frequenti (FAQ) sugli aspetti generali e comuni che è necessario conoscere per non commettere errori nella compilazione e poi nella presentazione della domanda.

Come ulteriore supporto, presso le sedi locali è stato predisposto un servizio gratuito di informazioni generali rivolto a tutti gli aspiranti ed un servizio specifico di consulenza dedicato agli iscritti CGIL.

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