26 Apr 2013
di Laila Nini
1. La Comunità marocchina in Italia
Il rapporto “la Comunità marocchina in Italia: presenza e caratteristiche” (Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati-2012) descrive la comunità marocchina sia dal lato della sua struttura demografica che dal lato delle modalità di ingresso e di permanenza nel territorio italiano.
Viene fatto un confronto anche con le altre comunità stranieri regolarmente soggiornanti nel nostro paese, per poter valutare in numeri quanti marocchini sono presenti in Italia.
Presenza e caratteristiche socio-demografiche
Gli immigrati marocchini al 1° gennaio 2011 risultano pari a 501610, circa il 14,2% del totale dei cittadini stranieri e non comunitari regolarmente soggiornanti nel nostro territorio.
I marocchini sono la prima comunità per numero di presenze in Italia, sempre tra i non comunitari.
La distribuzione dei cittadini marocchini per genere, vede prevalere la percentuale maschile con il 58% contro il 42% di quella femminile, si assiste ad una polarizzazione di genere più equilibrata sia dal confronto con gli immigrati provenienti dall’Africa settentrionale che con quelli di origine africana.
Il processo migratorio verso l’Italia ha assunto più significatività dagli anni novanta in poi e continua ad assumere importanza, infatti il numero di immigrati marocchini è aumentato di venti volte.
Su 3,5 milioni di immigrati non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia al 1° gennaio 2011, circa 1 milione è di origine africana, soprattutto provenienti dall’Africa settentrionale.
Gli immigrati marocchini rappresentano il 14% del totale degli immigrati non comunitari, che è pari al 66% dei cittadini provenienti dall’Africa settentrionale.
Dalla distribuzione di immigrati marocchini per genere, emerge che il 72% delle donne provenienti dall’Africa settentrionale è cittadina marocchina.
Per quanto riguarda la distribuzione per classi di età, vi è più omogeneità, rispetto al complesso dei cittadini non comunitari presenti in Italia e rispetto a quelli provenienti dall’area nord-africana.
La classe di età 18-34 anni risulta quella prevalente, la quale raccoglie circa il 30% dei presenti regolarmente soggiornanti in Italia, seguita dalla classe 35-49 anni e quella 0-17 anni.
Solo un immigrato marocchino su 10 ha un’età superiore ai 50 anni.
I minori marocchini regolarmente soggiornanti al 1° gennaio 2011 sono pari a 138971, circa il 27,7% delle presenze complessive.
La distribuzione percentuale per stato civile, indica la prevalenza di cittadini marocchini celibi, pari a 280178 rispetto ai cittadini marocchini coniugati pari a 216569.
La distribuzione dei cittadini marocchini per territorio, registra una maggiore presenza di immigrati al Nord-Italia con il 73,8%, la Lombardia accoglie ¼ delle presenze complessive di cittadini di origine marocchina.
Dai dati si conferma che la Lombardia è la prima regione per numero di presenze di immigrati marocchini, seguita dall’Emilia Romagna con il 16,1%, poi dal Piemonte con il 14,2% e dal Veneto con il 13,2%.
Più del 25% dei cittadini marocchini risiede in cinque città del Nord: Torino, Milano, Bergamo, Brescia e Modena.
Gli ingressi in Italia: visti e quote riservate
Sono stati rilasciati circa 1.543,408 di visti di ingresso in Italia, nel corso del 2010, quasi il 10% in più rispetto al 2009 ed oltre il 63% in più del 2001.
I visti nazionali rilasciati per un periodo superiore ai 3 mesi, sono stati 218318 nel 2010, circa il 9,5% di questi, sono stati concessi a cittadini marocchini.
Nel periodo 2008-2010 si assiste ad un decremento del numero di visti, che scendono da 39820 a 20759.
Nel 2008 la maggior parte di visti concessi ai cittadini marocchini sono stati per motivi familiari, circa il 62,4% contro il 35,4% riservati ai motivi di lavoro.
Nel periodo 2009-2010 il numero di visti per motivi familiari si riduce al 57%, mentre i visti per motivi di lavoro crescono al 38%.
Secondo il sistema degli ingressi in Italia per motivi di lavoro e grazie all’accordo bilaterale tra Italia e Marocco, nel periodo 2005-2010 le quote di ingresso assegnate ai cittadini marocchini sono state di 20000, pari al 10% delle quote riservate ai paesi che hanno sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria.
Modalità e motivi della presenza in Italia
Il principale motivo di soggiorno in Italia è la famiglia, superando di gran lunga i permessi di soggiorno per lavoro; al 1° gennaio 2008 il numero di permessi per motivi di famiglia è pari a 133069, quest’ultimo valore sale a 268566, pari al 53,6% del totale dei cittadini non comunitari.
Invece, i permessi di soggiorno per motivi di lavoro, passano da 199272 nel 2008 a 229615 nel 2010.
Analizzando le tipologie di permessi di soggiorno di cui sono i titolari gli immigrati marocchini, risulta che al 1° gennaio del 2011, il numero di permessi di soggiorno in corso di validità è pari a 501610.
Dei cittadini marocchini il 44,2% è soggetto al rinnovo del permesso di soggiorno, mentre il 55,8% dispone di un permesso per soggiornanti di lungo periodo.
Dall’analisi di genere, emerge che le donne dispongono del 42% di permessi rilasciati all’interno della comunità marocchina, un valore più basso rispetto alla quota di permessi concessa alle altre donne straniere residenti in Italia.
La comunità marocchina, secondo i dati del rapporto, è molto giovane, infatti l’età media è di 29,5 e risulta inferiore all’età media degli altri stranieri residenti in Italia, pari a 31,7 anni.
I permessi per soggiornanti di lungo periodo, vedono prevalere sia quelli all’interno della comunità marocchina con il 56% del totale, che quelli di origine nordafricana con il 54%, mentre il 46% è riservato a coloro che non sono comunitari, ma regolarmente soggiornanti in Italia
Minori, seconde generazioni e accesso all’istruzione
I cittadini marocchini minorenni non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia sono 759080, il 21,5% del totale.
Al 1° gennaio 2011 i minori marocchini regolarmente soggiornanti nel nostro paese sono 138971 pari al 27,7% del totale delle presenze. I nuovi nati da genitori marocchini nel 2010 sono pari a 12875.
I minori marocchini iscritti all’anno scolastico 2011-2012, sono circa 96000, posizionandosi al 2° posto della graduatoria delle comunità straniere con maggior numero di presenze all’interno delle scuole italiane.
Il 39,4% degli studenti marocchini è iscritto alla scuola primaria, nell’anno scolastico 2010/2011, seguono con il 21,7% i bambini marocchini iscritti alla scuola per l’infanzia e alla scuola secondaria di 1° grado. Nell’anno scolastico 2011/2012, gli studenti marocchini iscritti alle Università italiane risultano 1817, pari al 3,5% del totale degli iscritti stranieri non comunitari (51639).
I Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) segnalati sul territorio italiano sono 7370, il 6% del totale dei cittadini stranieri non comunitari, sono marocchini; il Marocco si trova al sesto posto tra i paesi con il maggior numero di MSNA.
L’accesso alla cittadinanza
La cittadinanza italiana è stata istituita dalla legge del 5 febbraio 1992, n.91, per permettere la naturalizzazione del cittadino straniero. Viene concessa per residenza (almeno dieci anni di residenza) o per matrimonio (almeno due anni dopo il matrimonio, o dopo un anno nel caso di nascita di un figlio).
Nel 2012, su un totale di 40223 di concessioni di cittadinanza, 6592 sono stati i procedimenti in favore dei cittadini marocchini, pari al 17,3% del totale dei cittadini stranieri non comunitari.
Per la comunità marocchina, prevalgono le acquisizioni di cittadinanza per naturalizzazione o per residenza con il 69,3%, rispetto a quelle per matrimonio, con il 30,7%.
La cittadinanza per naturalizzazione vede prevalere la componente maschile con il 70,2%, mentre quella per matrimonio vede prevalere la componente femminile con il 81,8%.
La comunità marocchina, è tra le comunità straniere in Italia, con un maggior numero di acquisizioni di cittadinanza.
Presenza irregolare
Nel 2010, su 47000 cittadini non comunitari, il 17% degli ingressi irregolari in Italia, è di nazionalità marocchina. Dal 2008 al 2010, si è registrato un calo dei cittadini stranieri irregolari e una flessione in termini di respingimenti dei cittadini stranieri non comunitari.
2. La comunità marocchina nel mercato del lavoro italiano
Nel 2011, nel nostro paese, la popolazione in età lavorativa risulta di 52 milioni di persone, circa 48 milioni sono italiani, quasi un milione di cittadini comunitari, mentre 2 milioni e mezzo sono cittadini non comunitari. Circa il 60% risulta occupato, l’8% in cerca di lavoro e il 32% inattivo.
La crisi economica, ha influito molto sulla propensione al lavoro dei cittadini stranieri, infatti il tasso di attività è sceso di tre punti nel 2011, rispetto all’anno di riferimento, il 2007.
I tassi di occupazione dei cittadini non comunitari, sono superiori a quelli degli italiani e inferiori a quelli dei comunitari (nel 2011, rispettivamente 60,4%, 56,4%, 66,5%).
I tassi di disoccupazione dei cittadini stranieri (comunitari e non comunitari) sono più alti di quelli dei cittadini italiani; il tasso di disoccupazione degli italiani è pari al 8%, quello dei comunitari è pari al 11,8% e quello dei non comunitari è pari al 12,3% nel 2011.
La condizione occupazionale: i dati di stock
Al 2° posto della classifica per numero di occupati, si piazza la Comunità marocchina, già al 1° posto per numero di cittadini marocchini regolarmente soggiornanti in Italia.
Il numero delle persone in cerca di lavoro e dei lavoratori inattivi è elevato.
La distribuzione per genere degli occupati, vede prevalere la quota maschile con il 78%, dato superiore, rispetto alla componente di genere della popolazione immigrata marocchina, che vede tra i regolarmente presenti nel nostro paese il 58% di uomini.
La distribuzione per fasce d’età, permette di osservare che i ¾ degli occupati marocchini, ha un’età inferiore ai 45 anni, rispetto al totale dei cittadini non comunitari, gli occupati marocchini al di sotto dei 45 anni, sono superiori di quasi cinque punti percentuali.
Dei cittadini marocchini impiegati nel nostro paese, il 30% risulta avere un livello di istruzione secondario di secondo grado, mentre il 42% ha un livello secondario di primo grado.
Il 45% dei cittadini marocchini è impiegato nell’industria, il 50% in servizi, il19% in commercio, il 12% in attività di servizio al sistema industriale, il 9% in attività di servizio alle persone, il 5% in agricoltura.
Il 37% dei cittadini marocchini si concentra in cinque professioni specifiche: a) venditore ambulante (11%), b) artigiano e operaio specializzato nelle costruzioni (9%), c) personale non qualificato addetto ai servizi domestici (6%), d) servizi di pulizia nei luoghi di lavoro (6%), e) professioni specializzate dell’industria (5%).
La distribuzione per classi di reddito degli occupati marocchini, dimostra che il 52% percepisce un reddito superiore ai 1.000 euro, mentre il 44% del totale dei cittadini non comunitari si trova nella stessa situazione.
Le assunzioni e le cessazioni nel mercato del lavoro dipendente e parasubordinato
Nel 2011, i rapporti di lavoro attivati per i cittadini marocchini, sono stati del 19% del totale dei rapporti di lavoro attivati per i non comunitari, con il 43% di quelli attivati in favore di cittadini africani.
Il 51% dei marocchini assunti durante il 2011, sono occupati nel settore dei Servizi, mentre il 2 6% nel settore industriale e il 23% corrisponde invece all’agricoltura.
Nello stesso arco di tempo, i rapporti cessati dei cittadini marocchini, sono stati di 87187.
I lavoratori marocchini con un rapporto di lavoro dipendente sono 150 mila, di cui 111399 a tempo tempo indeterminato, 38277 sono lavoratori a tempo determinato.
Quasi 55 mila cittadini marocchini sono titolari di imprese individuali, il 19% del totale degli imprenditori non comunitari; quasi 37 mila cittadini marocchini di artigiani, il 32% sul totale dei non comunitari; 12 mila cittadini marocchini commercianti, 9% sul totale.
Lavoro irregolare e decreto emersione 2012
Il decreto legislativo 109/2012, riguardante la regolarizzazione dei rapporti di lavoro subordinati, ha permesso di accogliere al 15 ottobre 2012, 15170 domande per lavoratori di origine marocchina.
L’ 81% è relativo all’emersione di rapporti di lavoro domestico per i cittadini marocchini.
La comunità marocchina nelle politiche del lavoro e nel sistema welfare
Ammortizzatori sociali
Nel 2010, il numero di beneficiari di trattamenti di integrazione salariale ordinaria con cittadinanza marocchina, sono stati 17007, mentre coloro che hanno percepito la cassa di integrazione straordinaria sono 7266, rappresentano il 18% e il 14% del totale dei cittadini non comunitari.
I cittadini marocchini, che hanno usufruito dell’indennità di mobilità, destinata ai dipendenti di aziende sopra i 15 dipendenti, i quali hanno perso il lavoro, per licenziamento collettivo, nel 2011 sono stati 2731.
Sempre nel 2011, i beneficiari marocchini di disoccupazione ordinaria, sono stati 18748, il 12,9% dei paesi non comunitari.
La previdenza
Le pensioni IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) erogate dall’INPS, agli immigrati marocchini, sono in costante crescita, nel triennio 2009-2010-2011; alla fine del 2011 sono state erogate 2447 pensioni a cittadini marocchini (9,2%)del totale delle pensioni INPS riservate ai cittadini non comunitari (di cui 1420 sono erogate agli uomini e 1027 alle donne). Nel periodo 2009-2010, il numero di pensioni erogate agli immigrati è cresciuto, del 19,1%; tra il 2010-2011, del 14,5% e tra il 2009 e il 2011 del 36,3%
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Assistenza sociale
Verso la fine del 2011, l’Inps ha erogato pensioni assistenziali a cittadini non comunitari per 33137 persone, pari al 0,9% del totale (3.561.770). Sono state erogate 6580 prestazioni assistenziali alla comunità marocchina, quasi la metà in favore delle donne.
I trasferimenti monetari alle famiglie di cittadini marocchini si riferiscono a:
Maternità obbligatoria: i beneficiari di indennità di maternità, cittadine marocchine, nel 2011, sono 4377 su un totale di 32.436 beneficiari non comunitari.
Congedi parentali: i beneficiari di congedo parentale, nel 2011, sono 2880 su un totale di 15006 beneficiari non comunitari.
Assegno per il nucleo familiare (ANF): i beneficiari di ANF sono passati dai 54013 ai 57485 nel triennio 2009-2011.
http://www.integrazionemigranti.gov.it/Attualita/IlPunto/Pagine/Focus-comunita.aspx
http://www.integrazionemigranti.gov.it/Attualita/IlPunto/Documents/Rapporto%20Marocco%20def.pdf