06 Ago 2020 anziani, anziani soli, spi, truffa,
Gli andamenti demografici prefigurano che nei prossimi anni la popolazione del nostro Paese sarà composta, per più di un terzo, da ultra sessantacinquenni. Di questi, circa il 35 % saranno persone che vivranno sole, con una rete famigliare di supporto molto fragile o inesistente. Ciò comporta che già da ora è necessario che si cominci a programmare una rete di servizi che sia di sostegno e supporto, anche sul versante economico, tesa a favorire il nascere di una “economia d’argento”, una silver economy, che punti a soddisfare i bisogni e le aspettative di questa importante componente della nostra popolazione.
Purtroppo, insieme al crescere della silver economy, sta crescendo anche una sorte di associazione criminale, una vera e propria bad silver economy. Nei giorni scorsi a Modena, infatti, è stata scoperta una truffa ai danni di ignari risparmiatori che, con le modalità del cosiddetto “schema Ponzi” ha truffato oltre 1,5 milioni di euro (i risparmi di una vita) che erano stati affidati da investitori modenesi nelle mani di promotori finanziari, rivelatisi essere parte di un gruppo organizzato operante in Italia ed all’estero dedito alle truffe finanziarie. Vittime di questo tipo di truffe sono, statisticamente, in misura notevole, ultrasessantacinquenni. Questo episodio è solo uno dei tanti che vede nelle persone anziane le vittime privilegiate dalla “Bad Silver Economy” e ciò richiede, a nostro avviso, l’urgenza di promuovere un’azione di contrasto specializzata e vocata a prevenire queste forme di economia criminale specializzata a speculare sulle fragilità dei “silver girls/boy”.
Nelle prossime settimane saremo chiamati a ripensare al sistema di welfare locale e una parte non residuale dei nostri ragionamenti dovrà affrontare questa questione collaborando con le associazioni a tutela dei consumatori. Uno dei primi obbiettivi potrebbe essere quello di costituire una task force di pronto intervento, che aiuti le persone anziane a non cadere vittima di queste attività criminali che, in concerto con gli enti locali, riprenda un’azione di formazione – informazione su come muoversi in questi contesti.
Spi CGIL Modena
Modena, 6 agosto 2020