CONTRATTO CERAMICA, LA CONSULTAZIONE SULL’IPOTESI DI ACCORDO STA REGISTRANDO IL CONSENSO DEI LAVORATORI

23 Dic 2016 contratto, filctem,

Modena, 23 dicembre 2016

Sono ingenerose, se non offensive, le dichiarazioni negative della componente Cgil “Sindacato è un’altra cosa”, verso l’ipotesi di accordo siglata unitariamente a novembre per il rinnovo del contratto nazionale industrie ceramiche.
Innanzitutto, la piattaforma è stata approvata dalla maggioranza dei lavoratori del comparto, e conseguentemente i contenuti dell’accordo sono coerenti con questa.
Chiedere ai lavoratori di non votare l’accordo nelle assemblee che si stanno svolgendo in queste e nelle prossime settimane, significa non tener conto di un percorso di democrazia sindacale e della coerenza dei contenuti dell’accordo con quanto già approvato dai lavoratori.
Inoltre non vanno sottovalutati i contenuti stessi dell’accordo.
L’intesa rappresenta infatti una concreta risposta in difesa del potere di acquisto dei lavoratori, del welfare contrattuale e della prestazione lavorativa. Realizza un incremento dei minimi uguali per tutti i diversi settore interessati (piastrelle, ceramica sanitaria, materiali refrattari per oltre 25.000 addetti, di cui 12.000 nel distretto sassolese) e per le piastrelle genera un montante salariale superiore ai 2.000 euro al 31.12.19.

L’accordo prevede, inoltre, nel campo delle normative, il miglioramento delle relazioni industriali, e sul fronte dei diritti individuali non saranno tenuti in considerazione, in caso di patologie oncologiche, i giorni di assenza per terapia salvavita.
Sul fronte del welfare contrattuale è previsto un incremento della quota contributiva a carico dell’impresa dello 0,2%, viene poi istituita una commissione per aumentare le prestazioni del Fondo di assistenza sanitaria integrativa.
Il rinnovo del contratto si è concluso dopo una trattativa complicata, in un contesto reso difficile anche dall’assenza di un modello contrattuale generale, e il risultato è stato possibile dalla tenuta unitaria di Filctem/Cgil Femca/Cisl e Uiltec/Uil e dalla persistenza di relazioni consolidate tra le parti, ma soprattutto dal contributo fondamentale dei delegati e delle delegate della delegazione trattante a Roma.
Questo non è un contratto delle burocrazie sindacali, ma un’ipotesi di accordo avanzata e coerente con le sfide del futuro del settore e del nostro distretto sassolese.
Per questo, sono certo che i lavoratori continueranno, come già avvenuto in queste prime settimane, ad esprimersi favorevolmente nelle assemblee a questa ipotesi di accordo.

Roberto Righi, segretario Filctem/Cgil Modena

 

roberto righi

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