ACCORDO SEPARATO METALMECCANICI: LA MATEMATICA NON E' UN OPINIONE !!!

26 Ott 2009 mobilitazione,

Modena, 26 ottobre 2009

 

 

 

La Fiom/Cgil di Modena risponde a Fim/Cisl e Uilm/Uil sulle valutazioni positive rilasciate in merito all’ipotesi d’intesa del contratto metalmeccanici da loro siglato. Innanzitutto, va precisato che l’accordo separato non è affatto migliorativo sul piano economico. Se si raffronta l’accordo firmato da Fim e Uilm con Federmeccanica (vigenza 1/1/2010-31/12/2012) e l’ultimo contratto firmato unitariamente da Fim Fiom e Uil (vigenza 1/07/2007-31/12/2009), si capisce meglio perché.

 

Il montante salariale distribuito dall’accordo di Fim ed Uilm è pari per un 3° livello ad € 2.309,84 su 36 mesi di vigenza contrattuale, quindi l’aumento salariale medio mensile distribuito è pari ad € 64,13. In confronto, il montante salariale distribuito dall’ultimo accordo siglato unitariamente da tutte le sigle sindacali è pari ad €2.173,98 su 30 mesi di vigenza contrattuale, quindi il salario medio mensile distribuito è pari ad € 72,46.

Come si vede anche la calcolatrice dà ragione alla Fiom/Cgil, e comunque i contratti non si fanno solo con la calcolatrice perché all’interno dell’accordo siglato da Fim e Uilm ci sono altre cose di cui si parla poco, che guarda caso Fim e Uilm si scordano totalmente di menzionare.

Ad esempio, il recepimento in premessa dell’accordo sulle regole contrattuali del 22/1/2009 (non sottoscritto dalla Cgil) con tutte le conseguenze che questo comporta in termini di deroghe in peius al ccnl, l’eliminazione del valore punto con cui rinnovare il contratto (più favorevole rispetto all’indice Ipca utilizzato in questo rinnovo), regole per rinnovare i contratti sia nazionali che aziendali che limitano la capacità contrattuali delle RSU e dei lavoratori. Ancora, la creazione di un fondo di sostegno al reddito attraverso la bilateralità che smantella il sistema di welfare universale garantito a tutti i lavoratori e non solo a quelli che aderiscono al fondo, l’introduzione delle fasce elastiche nei part-time che consente una determinazione unilaterale dell’orario da parte dell’azienda, i picchi di lavoro ricorrenti trattati alla stregua delle situazioni stagionali, ecc…

 

Per finire il tanto discusso tema della democrazia: è veramente paradossale che Fim ed Uilm pubblicizzano il risultato positivo del contratto e hanno tanto timore ad informare e consultare tutti i lavoratori e non solo i loro pochi iscritti.

La Fiom ha già dichiarato più volte che se ci sarà una consultazione di tutti i lavoratori si atterrà strettamente al giudizio dei lavoratori, qualunque esso sia, e qualora il responso del voto fosse in favore di quell’accordo, un minuto dopo la Fiom apporrà la propria firma.

Ma perché anche Fim ed Uilm non fanno la stessa cosa?

Invece di dare continuamente dei numeri… questa è la risposta che dovrebbero dare senza nascondersi dietro scuse infondate, quali il rispetto delle loro regole o del loro statuto, come se il ccnl dei metalmeccanici fosse cosa loro.

 

Segreteria Fiom/Cgil  Modena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Modena, 21 ottobre 2009

 CONTRATTO SEPARATO METALMECCANICI: CHI L’HA FIRMATO CONSEGNI AI LAVORATORI IL GIUDIZIO FINALE

  

In merito alle dichiarazioni dei segretari Cisl e Uil di Modena sul contratto separato dei metalmeccanici, mi preme avanzare le seguenti riflessioni.

Le loro dichiarazioni manifestano una indubbia difficoltà a spiegare ai lavoratori e ai cittadini le ragioni dell’accordo separato. Nel riconfermare la indisponibilità delle loro organizzazioni a sottoporre l’accordo al giudizio dei lavoratori, la Cisl si limita all’auspicio che la Cgil aderisca all’intesa, la Uil invece arriva a porre in discussione lo stesso contratto nazionale e la contrattazione collettiva in generale. Infatti se i lavoratori aderissero all’infelice idea di comunicare alla propria azienda l’adesione o meno al contratto, si arriverebbe alla fine del ccnl che verrebbe sostituito da tanti contratti individuali con diritti economici e normativi diversi.

Proprio perché penso che siamo di fronte – da un lato, ad un auspicio non concretizzabile, dall’altro, ad una voluta provocazione – l’unica strada che resta per salvaguardare l’unità del mondo del lavoro e dell’azione sindacale, è il ricorso al referendum. Ciò vale sia per il contratto dei metalmeccanici che per l’accordo separato sul modello contrattuale del 22 gennaio scorso.

Se Cisl e Uil sono così convinte di interpretare la volontà di tutti i lavoratori, non possono sottrarsi alla necessaria verifica democratica, rimettendo alla decisione dei lavoratori le proprie scelte.

Abbiamo due mesi di tempo da qui all’applicazione del contratto separato. C’è dunque un’ampia possibilità di effettuare questo esercizio di vera democrazia sindacale.

L’esito di quel referendum, qualunque esso sia, per la Cgil sarà vincolante!

Chi si oppone alla consultazione si assume quindi la responsabilità di sottrarsi al confronto con i lavoratori e il rischio di ampliare il conflitto e le lacerazioni.

Responsabilità che riguarda anche le imprese modenesi. Le imprese sono infatti fortemente consapevoli del ruolo che la Fiom e la Cgil esercitano, anche in questa difficile fase di governo della crisi, e giustamente evitano a Modena di operare per produrre divisioni e lacerazioni. Ma con grande incoerenza accettano in sede nazionale la disdetta anticipata e unilaterale del ccnl da parte di Fim e  Uilm, rifiutano la proposta di mediazione della Fiom (un contratto ponte di due anni e l’impegno a evitare i licenziamenti) per realizzare un accordo separato che esclude il sindacato più rappresentativo, produce risultati inadeguati sul piano economico e pericolosi per l’autonomia contrattuale (sia nazionale che aziendale).

  

Donato Pivanti, segretario Cgil Modena

 

 

 

 

 

 

Modena, 16 ottobre 2009

CONTRATTO SEPARATO METALMECCANICI, CGIL: “IRRESPONSABILE E ILLEGITTIMO” 

 

 

 

 

A Modena oltre 700 aziende e circa 20.000 lavoratori metalmeccanici sono, per effetto della crisi  – la più profonda e diffusa crisi dal dopoguerra che incide pesantemente sulle condizioni della nostra economia e sulle famiglie dei lavoratori – coinvolti da processi di cassintegrazione, sospensione, contratti di solidarietà, mobilità .

Anziché fornire risposte concrete ed adeguate per questi lavoratori, Fim/Cisl, Uilm/Uil insieme a Federmeccanica hanno firmato senza la Fiom/Cgil il CCNL che prevede aumenti salariali di € 110,00 lordi  in tre anni, che per un lavoratore di 5° livello corrispondono a € 66,00 netti.

Rispondere in questo modo alle difficoltà economiche dei lavoratori metalmeccanici, continuando a far pagare loro la crisi, è per la Cgil di Modena irresponsabile e illegittimo.

 

Quale giustizia, quale senso di responsabilità, quale cultura imprenditoriale sta dietro  la volontà di far pagare un prezzo così alto a questi lavoratori, quando, non più tardi di due settimane fa ,gli alimentaristi hanno firmato unitariamente il CCNL  che prevede  un aumento salariale di € 153,00 se rapportato a 13  mensilità ?

Qual è la differenza tra un lavoratore alimentarista e metalmeccanico quando deve fare la spesa, pagare l’affitto, la scuola per i figli ?

Non è più accettabile che per la gestione delle crisi aziendali si chieda alla Cgil di farsi carico delle proprie responsabilità e allo stesso tempo si decida irresponsabilmente di rinnovare un contratto senza la Fiom/Cgil, l’organizzazione più rappresentativa del settore.

Abbiano almeno il coraggio e la responsabilità, Fim e Uilm  di fare un referendum per chiedere ai lavoratori metalmeccanici cosa ne pensano. Abbiano il coraggio di chiedere ai diretti interessati se sono d’accordo o no su un contratto che li penalizza economicamente e li umilia nella loro dignità di lavoratori.

La Cgil di Modena continuerà la battaglia per ottenere una legge sulla rappresentanza e la  democrazia e sarà al fianco dei lavoratori metalmeccanici in tutte le iniziative che la Fiom/Cgil deciderà di adottare per contrastare e respingere il contratto separato e per conquistare le condizioni di salario, diritti e dignità che i lavoratori metalmeccanici meritano.

 

 

 

 

Segreteria Cgil Modena

 

 

solidar Filcams                  OdG Filctem Cgil condanna contratto separato

 

 

 

 

 

Modena, 16 ottobre 2009

 

– Ai Sindaci e agli Amministratori locali

– Ai Partiti Politici

In Indirizzo

 

 CONTRATTO SEPARATO MECCANICI: LETTERA APERTA DELLA FIOM/CGIL DI MODENA AI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI LOCALI E FORZE POLITICHE

 

Pochi giorni fa abbiamo svolto incontri con molte Amministrazioni Comunali – Modena, Vignola, Carpi, Mirandola, Pavullo e Castelfranco – abbiamo incontrato molte forze politiche –  PD, Verdi, Socialisti Italiani, Sinistra per Modena, PdCI, Rifondazione Comunista, PdL – per esporre le posizioni della Fiom/Cgil alla base della mobilitazione nazionale del 9 ottobre: NO al contratto separato, NO ai licenziamenti in tempi di crisi, SI all’estensione degli ammortizzatori sociali e a regole certe di democrazia sindacale per la validazione di piattaforme e accordi.

 

Da tutti i Sindaci, amministratori locali, segretari e esponenti di partito incontrati, abbiamo ricevuto solidarietà e consenso sulla nostra richiesta di un processo democratico che coinvolga tutti i lavoratori a fronte di richieste e ipotesi di accordo che li riguardano.

 

Oggi ci troviamo di fronte a una ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici sottoscritta solo da Fim/Cisl e Uilm/Uil. Questi Sindacati che definiscono straordinaria l’ipotesi di accordo, si vogliono però sottrarre ad una consultazione che coinvolga tutti i lavoratori, facendo votare solo i loro iscritti, che sono una ristretta minoranza di tutti i lavoratori a cui poi verrà applicato lo stesso contratto.

 

Oltre a  ribadire che come Fiom/Cgil ci opporremo con tutte le nostre forze a questo GOLPE SINDACALE e appoggeremo le iniziative dei lavoratori che già in queste ore in modo autonomo stanno esprimendo tutto il loro dissenso, chiedo alle Istituzioni e alle forze politiche in indirizzo di esprimersi pubblicamente in merito a quanto sta accadendo sul contratto dei metalmeccanici.

 

 

 

 

Giordano Fiorani, Segretario generale FIOM CGIL Modena

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