COOP ALLEANZA 3.0, LICENZIATO LAVORATORE E DELEGATO SINDACALE. FILCAMS CGIL CONTESTA PROVVEDIMENTO PRETESTUOSO E SPROPORZIONATO

15 Mar 2024 coop alleanza 3.0, filcams, licenziamento,

Ad inizio gennaio, P.B., lavoratore ed Rsu Filcams Cgil Modena del punto vendita di Coop Alleanza 3.0 di Nonantola (Modena) si è visto consegnare una lettera di contestazione nella quale veniva intimata una sospensione dal lavoro e dallo stipendio per mancato rispetto di una procedura del regolamento aziendale rispetto all’eliminazione di prodotti scaduti. A seguito delle controdeduzioni portate insieme al sindacato, la cooperativa ha impiegato oltre un mese a formalizzare la propria decisione in merito ai fatti avvenuti, comunicando al lavoratore che non avrebbe accettato le giustificazioni prodotte, e intimando il licenziamento in tronco.

La contestazione che ha portato al licenziamento del lavoratore e delegato, è stata di fatto costruita quasi esclusivamente su dichiarazioni di una collega che nel giorno in cui avvenivano i fatti contestati fungeva da capo reparto, ed era di conseguenza una delle principali responsabili delle procedure contestate.
Questo provvedimento ricorda le modalità pretestuose già note alla Filcams Cgil per via di altre vertenze in Coop Alleanza 3.0 in anni passati. Come nel punto vendita di Castelfranco Emilia dove una lavoratrice è stata prima sospesa, poi licenziata e, infine, reintegrata sul suo posto di lavoro, con addebito delle intere spese processuali a carico di Coop Alleanza 3.0.
O nel punto vendita di Vignola dove il giudice ha riconosciuto pieni diritti alla lavoratrice per insussistenza dei fatti.

La Filcams Cgil sottolinea che il lavoratore e delegato colpito dal licenziamento, non è mai stato raggiunto da nessuna contestazione durante il suo percorso lavorativo ultradecennale presso Coop Alleanza 3.0, e questo rende ancora più sproporzionato il provvedimento disciplinare ricevuto.
“Non solo sproporzionato – dice Laura Petrillo segretaria generale Filcams Cgil Modena – ma persino al di fuori della gradualità prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro del quale Coop Alleanza è, tra le parti aziendali firmatarie, la più rappresentativa in termini di lavoratori”.
E’ per questo che oltre a ritenere il licenziamento illegittimo e sproporzionato rispetto alla contestazione mossa – che appare persino parzialmente pretestuosa – la Filcams Cgil rileva come Coop Alleanza 3.0, ormai da tempo, non stia rispettando quello stesso contratto collettivo di cui costituisce parte attiva sull’attuale tavolo di rinnovo. Disconoscendo, nei fatti, il peso ed il valore dei contratti nazionali e, fatto ancora più grave, perché è una posizione messa in atto dalla cooperativa di consumo più grande in Italia con oltre 16.000 dipendenti.

“Confermiamo una certa preoccupazione – continua Laura Petrillo – sul fatto che questa modalità di interpretazione arbitraria delle norme contrattuali possa indurre ad emulazione aziende concorrenti o persino di altri settori. Il lavoratore, sostenuto dalla Filcams Cgil, ha quindi dato mandato ad uno studio legale di impugnare il licenziamento: continueremo a sostenere la battaglia del nostro delegato, con il quale ricorreremo in tutte le sedi possibili per garantirgli assistenza nella vertenza e per chiarire all’azienda che nessun procedimento unilaterale che colpisca la dignità del lavoro, del lavoratore e della contrattazione collettiva verrà lasciato passare, né oggi né mai”.

Modena, 15/3/2024

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