03 Mag 2012 coop estense, sciopero,
Bologna, 2 Maggio 2012
La decisione di Coop Estense, 5.700 dipendenti sul territorio nazionale di cui 4.000 in Emilia Romagna, di disdettare tutti i contratti collettivi aziendali integrativi e di procedere con un regolamento interno che deroga le norme vigenti, è inaccettabile e degna dei più beceri atteggiamenti di un padronato stile anni 50 che mira a ricostruire margini di guadagno sulla pelle dei lavoratori.
Alla base di questa grave decisione, che ha provocato un’immediata reazione della categoria con la proclamazione di un primo pacchetto di 8 ore di sciopero, c’è la volontà della Cooperativa di ridurre la retribuzione per i nuovi assunti e liberalizzare gli orari di lavoro.
Oggi, nel 2012, con una disoccupazione giovanile al 36%, con le retribuzioni tra le più basse d’Europa, con il perseverare di scelte finanziarie che definire azzardate è un eufemismo, anche la cooperazione si fa carico del “modello Marchionne” e scarica sui lavoratori i costi della crisi e di scelte sbagliate, mandando a quel paese decenni di relazioni sindacali che hanno contribuito allo sviluppo di queste realtà.
In una regione come l’Emilia Romagna, dove solo 5 mesi fa è stato siglato il “Patto per uscire dalla crisi e per una crescita sostenibile” da tutte le parti sociali, compresa la cooperazione, la decisione di Coop Estense non solo è grave ma deve essere osteggiata da tutti i soggetti, pubblici e privati, che hanno sottoscritto quel patto.
E’ indiscutibile che dopo le dichiarazioni di Calzolari sull’art.18 e le scelte di Coop Estense si apre un problema nelle relazioni sul territorio con la cooperazione i cui effetti non sono prevedibili.
Non siamo disposti a sacrificare la dignità dei lavoratori sull’altare della crisi e della finanza, un altro modello economico è possibile ed anche per queste ragioni siamo a fianco dei lavoratori del commercio per la tutela dei propri diritti.
Antonio Mattioli
Responsabile Politiche Contrattuali
Segreteria Cgil Emilia Romagna
Roma, 27 aprile 2012
COOP ESTENSE HA ROTTO LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE ED HA COMUNICATO LA FINE DELL’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO AZIENDALE DAL 1° MAGGIO 2012
Forse i dirigenti di Coop Estense non l’hanno fatto apposta, ma certamente desta stupore la scelta di una data simbolica come il 1° Maggio per comunicare la disdetta del Contratto Aziendale applicato ai 5.700 dipendenti della cooperativa.
Infatti nella giornata di oggi, 27 aprile 2012, nel corso dell’incontro svoltosi a Modena, è stata comunicata la decisione del Consiglio di Amministrazione di sancire la fine del confronto per il rinnovo del Contratto Aziendale e la sua decadenza appunto dal prossimo 1° maggio.
Un’operazione, lo diciamo subito, sconcertante e del tutto priva di valore, oltre che basata sulle ennesime errate valutazioni dei dirigenti Coop.
Per questo unitariamente Filcams/CGIL, Fisascat/CISL e Uiltucs/UIL, assieme alle RSU/RSA dell’Emilia, della Puglia e della Basilicata, hanno chiesto – per ora inutilmente – l’immediato ritiro di tale gravissima decisione.
Decisione che per i dirigenti Coop è da riferirsi alla mancata accettazione da parte sindacale della proposta ultimativa avanzata dall’azienda.
Una proposta inaccettabile, un testo che avrebbe rappresentato per tutti i lavoratori e lavoratrici una riduzione di parti salariali e di diritti acquisiti.
Ogni cosa proposta dall’azienda si basava sul raggiungimento di un incremento delle vendite del 12,5% in 3 anni, dato lontanissimo da quanto ottenuto negli anni passati.
A quel dato vengono piegati i possibili incrementi degli orari individuali di gran parte degli attuali part-time e le indennità di funzione erogate a 1.900 lavoratori specializzati, che da certe sarebbero diventate variabili su base mensile al raggiungimento di improbabili incrementi di vendite ed ulteriormente riviste con una valutazione individuale totalmente in mano all’impresa.
Si prevedeva inoltre il superamento del salario aziendale per i nuovi assunti e la riduzione delle maggiorazioni per il lavoro festivo.
L’azienda non solo non ha mai risposto alla Piattaforma rivendicativa che il Sindacato aveva inviato nel giugno 2008, ma non ha nemmeno accolto le disponibilità avanzate su alcune delle tematiche sopra richiamate, a condizione che non si stravolgesse interamente il contratto aziendale.
Come detto, quello di cessare l’applicazione del Contratto aziendale, sostituendolo con un regolamento unilaterale di nessun valore, è un atto gravissimo.
Con questa decisione gravissima i dirigenti Coop vogliono cancellare una storia lunghissima di relazioni e accordi consolidati nel tempo, allineandosi a quei soggetti dell’imprenditoria che non riescono a trovare altre soluzioni alla crisi se non quella di ridurre i diritti dei lavoratori e risparmiare sul costo del lavoro.
Perché di crisi, innegabilmente si tratta. Una crisi ben rappresentata dai modesti risultati di questi anni, dall’assenza di una spinta propulsiva, da un affannosa progettazione e riprogettazione ormai senza fine, dalla venuta meno di ogni rapporto partecipativo coi dipendenti e coi soci.
Una crisi ben rappresentata dalle vicende finanziarie rese note dalla stampa in questi mesi.
Investire mezzo miliardo di euro (assieme ad altre Coop) in rischiose attività finanziarie e contemporaneamente progettare il taglio del salario dei propri dipendenti lascia l’amaro in bocca a chiunque abbia a cuore i valori cooperativi.
Le OO.SS dichiarano che il Contratto Aziendale mantiene la propria validità e deve essere data continuità alla sua applicazione.
Dichiarano un primo pacchetto di 8 ore di sciopero da effettuarsi dopo la campagna di Assemblee informative che si svolgeranno immediatamente in tutti i luoghi di lavoro.
Anche la giornata del 1° Maggio sarà occasione per informare cittadini e soci Coop di quanto accaduto, dello stato della cooperativa, delle problematiche condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici Coop Estense.
Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl, Uiltucs/Uil Nazionali
Di Labio Dell’Orefice Veronese
Modena,13 Aprile 2012
TRATTATIVA COOP ESTENSE, PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE DEI LAVORATORI E LAVORATRICI PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE
Il giorno 12 Aprile 2012 si è svolto l’incontro previsto per il rinnovo del contratto integrativo di Coop Estense, la cui conclusione è stata giudicata non soddisfacente dalla Filcams e dalla RSU per il permanere delle pretese di Coop Estense, e da qui la decisione di comunicare ai lavoratori lo stato di agitazione a supporto del proseguimento della trattativa.
Infatti la posizione che Coop Estense tiene al tavolo blocca la trattativa:
§ non presenta una proposta concreta sul lavoro domenicale e continua semplicemente a ribadire di voler abbassare le maggiorazioni;
§ intende rimuovere il premio aziendale;
§ e soprattutto continua a mantenere la propria pregiudiziale e pretende di inserire la scheda di valutazione individuale come strumento di determinazione di quote di salario.
A 18 giorni dalla scadenza dei tempi che le parti si sono date per il rinnovo, responsabilmente, con le dovute cautele e perplessità, la Filcams CGIL e la RSU hanno invece dichiarato la propria disponibilità a valutare ed entrare maggiormente nello specifico di alcuni elementi che potrebbero caratterizzare il prossimo contratto aziendale.
La Filcams e la RSU si sono dette disponibili a condividere il rilancio delle vendite come principio fondante di questo rinnovo, facendo assumere maggior peso e valore agli obiettivi di vendite come parametri per la determinazione del salario variabile e delle indennità presenti nel Contratto Aziendale.
La Filcams CGIL e la RSU hanno inoltre fermamente ribadito che:
§ non intendono affrontare una trattativa che parta dal presupposto che le maggiorazioni domenicali vengano ridotte, in una fase in cui la deregolamentazione della aperture domenicali e festive aumenterà il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori
§ non condividono la rimozione del premio aziendale in quanto lo si ritiene elemento importante della retribuzione dei lavoratori
§ non ritengono accettabile un sistema salariale basato sul merito individuale, così come proposto dall’azienda basato con il sistema delle “pagelle”, in quanto discriminatorio e pericoloso per l’ambiente di lavoro e tra i lavoratori
L’azienda ha dichiarato di volersi presentare al prossimo incontro previsto il 20 Aprile con una proposta conclusiva!!
Per la Filcams CGILe la RSU tale proposta ,per essere definitiva, deve accogliere le istanze di tutte le parti, e chiede di rimuovere definitivamente dal tavolo la scheda di valutazione (pagella).
Per questi motivi la Filcams e la RSU dichiarano contestualmente lo stato di agitazione dei lavoratori e lavoratrici di Coop Estense e decideranno le eventuali iniziative dopo il prossimo incontro.
FILCAMS NAZIONALE
RSU COOP ESTENSE