07 Apr 2011
CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA
DAL 21 DICEMBRE 2012
NO AL FATTORE DI GENERE
PER I PREMI ASSICURATIVI.
SENTENZA CHE RAFFORZA
L’ILLEGITTIMITA’
DEL FATTORE NAZIONALITA’
Con la sentenza del 1 marzo 2011 la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha stabilito che a partire dal 21 dicembre 2012 non potrà più trovare applicazione l’art. 5 c. 2 della direttiva europea n. 2004/113/CE del 13 dicembre 2004 sull’uguaglianza di trattamento tra uomini e donne in materia di accesso ai beni e servizi. In deroga al principio generale di parità di trattamento tra uomo e donna nell’accesso ai beni e servizi offerti al pubblico, l’art. 5 c. 2 della direttiva riconosce la possibilità che nel calcolo di premi e prestazioni assicurative si tenga conto del sesso. “E’ evidente”, commenta l’Asgi, ” come la sentenza della Corte di Giustizia europea, richiamandosi ai principi generali e fondamentali di uguaglianza e di non discriminazione, può esplicare i suoi effetti in Italia anche al di là di quanto correlato alle discriminazioni di genere, in un contesto ove alcune compagnie assicurative continuano ad applicare fattori attuariali legati alla nazionalità nella definizione tariffaria dei contratti assicurativi nel settore RCA Auto”.