02 Ott 2019 concordato preventivo, crisi aziendale, erma rtmo, filcams,
Anche oggi pomeriggio l’azienda Erma Rtmo ha disertato l’incontro presso il Comune di Modena alla presenza dell’assessore Bosi, per affrontare la situazione di crisi aziendale, conseguente alla richiesta di concordato preventivo presentata a inizio agosto. Presenti solo la Filcams Cgil e Confindustria.
All’incontro di oggi avrebbe dovuto presentarsi anche la rappresentanza di Erma Srl la nuova società costituita quest’estate che ha rilevato l’attività di Erma Rtmo attraverso un affitto d’impresa.
I problemi da affrontare sono tanti, ma ancora una volta l’azienda non si è presentata, dopo aver disertato anche il tavolo istituzionale presso il Comune del 24 settembre, dove per parte aziendale si è presentata solo Confindustria Emilia.
All’incontro di oggi la Filcams Cgil e i lavoratori si aspettavano le risposte a tre questioni sollevate nell’unico incontro a cui l’azienda si è presentata il 26 agosto presso il Comune: il non esperimento della procedura prevista sui passaggi d’azienda (art.47 legge 428/1990) senza comunicazione al sindacato, il mancato passaggio di tutti i 13 lavoratori alla nuova società e il mancato trasferimento del Tfr dei lavoratori che invece è rimasto in capo alla vecchia azienda (Erma Rtmo), cosa in netto contrasto con le norme di legge (art.2112 Codice Civile).
Si è creata una situazione assurda, per cui se uno dei lavoratori trasferiti nella nuova società cessa il rapporto di lavoro, avrà grandi difficoltà a recuperare il Tfr non trasferito.
“E’ incettabile che un’azienda si permetta di disertare un tavolo istituzionale – afferma Elisabetta Tiddia della Filcams Cgil di Modena – fregandosene dei problemi creati ai lavoratori sulla base di accordi privati tra la vecchia e la nuova società, in barba agli obblighi di legge e al rispetto dei diritti dei lavoratori”.
“Sia la Erma Rtmo che la Erma Srl devono dare risposte in tempi rapidissimi ai problemi evidenziati dalla Filcams Cgil – afferma Tiddia – e comunque nei prossimi giorni si valuterà insieme ai lavoratori ogni possibile iniziativa per tutelare i loro diritti”.
Modena, 2/10/2019