23 Set 2015 fiom, jobs act, sciopero,
Modena, 23 settember 2015
Nella giornata di lunedì 21 settembre è arrivata la risposta ufficiale da parte di Confindustria Modena alle lettere di diffida ed alla richiesta da parte della Fiom/Cgil di aprire un confronto per trovare soluzioni condivise al problema del Jobs Act su licenziamenti senza giusta causa, demansionamenti e controllo a distanza.
La risposta di Confindustria Modena è che il Jobs Act è una buona legge, da tenere proprio stretta, e che l’Associazione non aderisce a nessuna richiesta di confronto.
Trovo, allora, alquanto ipocrite e contraddittorie le dichiarazioni dei giorni scorsi da parte del dottor Caiumi e del dottor Gradellini che, da una parte, firmano questa lettera dove si valorizza una legge che permette di liberalizzare i licenziamenti e, dall’altra, dichiarano che non avverranno licenziamenti senza giusta causa perché le aziende non si divertono a licenziare….
E’ un po’ come tenere una pistola carica alla tempia dei lavoratori e dire tanto non premo il grilletto… Ma a chi la vogliono raccontare!!!
Questa lettera conferma che per Confindustria di Modena diventa determinante, per la competitività delle proprie aziende associate, la compressione dei diritti.
Il sottoscritto, proprio perché pensa che questa idea di competitività non sia sposata dalla maggioranza dagli imprenditori modenesi, che invece nel loro fare quotidiano hanno basato la competitività su altri fattori, rilancio la proposta di un confronto a carattere generale, senza scaricare sulle singole imprese la soluzione del problema. Se ciò non sarà possibile, la responsabilità di lasciare da sole le aziende di fronte a tali richieste, sarà totalmente riconducibile all’indisponibilità di Confindustria Modena a trovare una soluzione che provi a dare una risposta univoca, almeno a livello regionale, visto che ormai le lettere della Fiom sono partite in quasi tutto il territorio dell’Emilia-Romagna.
Sulle dichiarazioni del Segretario generale della Cgil Susanna Camusso apparse sulla stampa locale, rilasciate ieri a margine di un convegno in Confindustria Modena, dove ”etichetta” l’invio delle diffide un’iniziativa della Fiom locale, posso dire che le trovo al quanto inopportune e fuori luogo.
Questa iniziativa, pur essendo al momento limitata al territorio emiliano-romagnolo, sta pienamente dentro alle decisioni di contrasto al Jobs Act, assunte quasi all’unanimità il 18 febbraio scorso dal Direttivo nazionale Cgil, dove tra i tanti strumenti da usare per rendere inapplicato il Jobs Act, spicca, a dire proprio della Cgil, la contrattazione.
Penso che invece di rilasciare queste dichiarazioni, sia più utile decidere come portare avanti l’iniziativa di contrasto al Jobs Act su scala nazionale e, se non si ritiene utile l’iniziativa che stiamo portando avanti in Emilia-Romagna, con lavoratori che hanno già speso parecchie ore di sciopero, bisogna che qualcuno proponga un’alternativa valida e concreta che permetta di contrastare questo provvedimento.
Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena