14 Mag 2009 mobilitazione,
Spaventato dalle possibili reazioni di una parte della sua stessa maggioranza, insofferente delle imposizioni della Lega, Berlusconi ha posto la fiducia sul disegno di legge sulla sicurezza, che ha così ottenuto, il 13 maggio, il voto favorevole della Camera con 316 sì e 258 no. In cambio del sostegno al Governo, il premier accetta che il partito di Bossi porti a compimento la costruzione di un edificio legislativo coerente con le sue pulsioni xenofobe e razziste, facendosene correo. Dopo un nuovo passaggio al Senato, la cattiveria propugnata da Maroni s’innesterà con tutto il suo potere ulcerante nel tessuto giuridico e civile del Paese. E’ una cattiveria che colpisce il migrante in quanto tale, regolare o irregolare che sia, perchè avvertito come corpo estraneo, da tollerare finchè serve e da espellere quando non serve più. Anche per il migrante regolare, infatti, il disegno di legge costruisce un percorso ad ostacoli invece che di integrazione.
ALCUNE DELLE DISPOSIZIONI PREVISTE
In sede di Commissione erano saltate le norme sui medici e sui presidi spia e resa facoltativa da parte dei competenti uffici comunali la verifica delle condizioni igienico-sanitarie per l’iscrizione anagrafica o per la registrazione delle variazioni anagrafiche. Il quadro rimane comunque sconfortante. Ecco alcune delle disposizioni previste..
Si introduce il reato di ingresso e soggiorno irregolare. Non prevede la reclusione, ma un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro. E’ prevista, inoltre, la possibilità di espulsione da parte del Questore senza il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità giudiziaria competente all’accertamento del reato.
Vengono inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare (ma non di quelle per chi sfrutta i lavoratori irregolari).
Anche le condanne non definitive diventano ostative all’ingresso.
Previsti arresto e multa fino a 2.000 euro per la mancata esibizione dei documenti (e, quindi, anche del permesso di soggiorno).
Dopo la bocciature del Senato e della Camera nell’ambito della discussione sul decreto legge n. 11 si reintroduce il prolungamento della permanenza nei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE) da sessanta giorni a sei mesi.
Si introduce l’obbligo di esibizione del permesso di soggiorno agli uffici della pubblica amministrazione ai fini del rilascio di licenze, autorizzazioni e altri provvedimenti, ma anche per atti di stato civile e per accedere ai pubblici servizi. Questo provvedimento renderà impossibile l’iscrizione all’anagrafe per i figli dei “clandestini”.
E’ prevista la cancellazione anagrafica trascorsi sei mesi dalla scadenza del permesso di soggiorno.
Chi affitta o cede casa a uno straniero senza permesso di soggiorno rischia da sei mesi fino a tre anni di reclusione.
Lo straniero potrà acquistare la cittadinanza italiana per matrimonio dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato dalla data dell’unione o dopo tre anni se residente all’estero (le disposizioni attuali prevedono il termine di sei mesi). In presenza di figli i tempi sono dimezzati.
Uno straniero potrà sposare un italiano solo presentando il permesso di soggiorno all’ufficiale dello stato civile (per introdurre la norma bisognerà modificare il Codice Civile).
Sia per l’acquisto della cittadinanza per matrimonio che per residenza sarà dovuta una tassa di 200 euro.
Per i ricongiungimenti familiari si aggiunge al certificato di idoneità allogiativa quello igienico-sanitario.
Viene cancellata la possibilità di richiedere il visto di ingresso per il ricongiungimento familiare in caso di mancato rilascio del nulla osta dopo 180 giorni dal perfezionamento della pratica, unica garanzia attualmene prevista contro le lentezze burocratiche.
Cade il divieto di espulsione per i conviventi con parenti italiani di terzo e quarto grado.
I money transfer dovranno acquisire e conservare per dieci anni copia del permesso di soggiorno di chi si avvale del servizio di trasferimento di denaro e segnalare all’autorità competente chi ne è sprovvisto. La mancata segnalazione comporta la cancellazione dall’elenco degli agenti in attività finanziaria.
Sia per il rilascio che per il rinnovo del permesso di soggiorno è previsto un contributo da 80 a 200 euro. Il contributo non è richiesto per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno per asilo, per richiesta di asilo, per protezione sussidiaria, per motivi umanitari.
Per l’ottenimento del permesso CE di lungo periodo (la cosiddetta carta di soggiorno) è previsto il superamento di un test di lingua italiana.
Viene introdotto il permesso di soggiorno a punti: al momento della richiesta di rilascio del permesso di soggiorno bisogna sottoscrivere un “accordo di integrazione”, articolato per crediti, con l’impegno a sottoscrivere specifici obiettivi di integrazione, da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno; la perdita integrale dei crediti determina la revoca del permesso di soggiorno e l’espulsione.
Prevista la schedatura dei senza fissa dimora (clochard).
Via libera alle ronde.
ALCUNE REAZIONI
Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione). Secondo l’Asgi “il disegno di legge sulla sicurezza pubblica prevede norme assai restrittive (spesso incostituzionali) sulla condizione degli stranieri”.
Guglielmo Epifani, segretario nazionale Cgil. “C’è una grande mobilitazione in Parlamento e in tante città, perchè il provvedimento va nella direzione sbagliata e va contrastato. E la Cgil è in prima fila”.
Morena Piccinini, segreteria nazionale Cgil. Quella scritta con l’apposizione della fiducia sul voto per il ddl sicurezza “è una brutta pagina non degna di un paese civile. La prepotenza con la quale è stato calpestato il dibattito democratico, ma soprattutto i contenuti che si connotano come un affronto alle norme internazionali e alla nostra stessa costituzione. E’ un provvedimento razzista che non aumenta la sicurezza per i cittadini, ma indica chiaramente nella persecuzione verso gli immigrati, a partire da quelli regolari, la strada che il governo intende perseguire per creare capri espiatori, nascondendo così i problemi veri in campo economico, sociale, di convivenza”. E’ anche una risposta sbagliata, “l’ennesima”, alla crisi economica in atto, perchè “legittima e sollecita razzismo, intolleranza e xenofobia”. La Cgil “continua la sua battaglia contro questa legge e si impegna perchè cresca una reazione sociale, politica e parlamentare tale da imporre il cambiamento radicale nel passaggio al Senato”.
Walter Schiavella, segretario nazionale Fillea Cgil “Il decreto sicurezza è figlio di una logica di paura e discriminazione che non garantisce nè legalità nè sicurezza nè sviluppo”.
Donatella Ferranti, Capogruppo Pd commissione giustizia alla Camera, sulle ronde e sui ‘bambini fantasma’. Sulle ronde:”Una mostruosità giuridica, un inqualificabile passo indietro dello Stato nella lotta alla crimialità e un regalo a mafia, camorra e ‘ndrangheta. Il governo introduce una pericolosa giustizia fai da te e sforna l’ennesimo regalo alla criminalità organizzata che in alcune aree del paese vedrà legalizzati i propri metodi di riscossione del pizzo”. Sui ‘bambini fantasma’: “Se una donna clandestina partorisce in Italia, ma non è in possesso del passaporto, a causa del ddl sicurezza non potrà neanche riconoscere il proprio figlio, oltre ovviamente a non poterlo iscrivere all’anagrafe. Se poi viene espulsa suo figlio verrebbe messo in adozione. Non si tratta solo di una norma sbagliata, siamo davanti a una norma disumana. E bene ha fatto Franceschini a parlare di nuove leggi razziali”.
Maurizio Ronconi, Udc.”I parlamentari cattolici che pure albergano nel centro destra devono smetterla di assistere in silenzio”.
Paolo Ferrero, segretario nazionale Prc. “Sono passati 13 anni da quando l’allora portavoce del ‘Comitato provvisorio di liberazione della Padania’ è tornato ad occupare il ruolo di ministro della Repubblica Italiana. Nessuna contraddizione forse, da noi si dimentica presto. Eppure il ministro preme per istituzionalizzare in tutto il teritorio nazionale quelle ronde di cui all’epoca era reclutatore e che -come ricorda il sito di www.repubblica.it– per il procuratore di Verona Guido Papalia, avevano all’evidenza caratteristiche paramilitari. Allora servivano dichiaratamente ad attuare la secessione padana, oggi a vigilare sulla sicurezza pubblica. Viene da pensare che un progetto affatto abbandonato e chiaramente eversivo, stia per ottenere l’imprimatur e, quello che conta di più, i fondi dello stesso Stato da cui si vorrebbe staccare”.
“Delle due l’una: o il progetto di indipendenza padana è affossato e allora sarebbe il caso che lo statuto della Lega Nord venisse modificato radicalmente, o si vuole operare una spudorata e pericolosa operazione politica. La Lega ha sempre avuto, fra le proprie ragioni sociali, l’imprenditoria della paura e della sicurezza messa a repentaglio dalla microcriminalità possibilmente straniera. Una paura amplificata che vorrebbe produrre come risultato quello di depotenziare le forze normalmente adibite a ordine pubblico per dare vigore a quelle di carattere ‘volontario’. Vere e proprie milizie, per ora disarmate, che potrebbero assumere il controllo dei territori. Per oggi pacificamente -dichiarano- ma domani? Sarà per queste ragioni che il portavoce, pardon, il ministro Maroni, ha fatto porre la fiducia sulle ronde, inimicandosi i sindacati di polizia? Ci auguriamo che il Capo dello Stato si rifiuti di firmare simile, pericolosa e incostituzionale deriva”.
Fabio Evangelisti, Italia dei Valori. “Siamo tornati indietro di cento anni con questo provvedimento quando a fare la storia eravamo noi italiani descritti nella relazione dell’Ispettorato per l’immigrazione del Congresso americano, nel 1912, nè più nè meno di come vengono descritti oggi i migranti in questo paese: brutti, sporchi e cattivi”.
Sinistra Democratica. “Disobbediamo” scrive Sinistra Democratica sul suo sito. “Svegliare le coscienze, costruire consapevolezza creare movimento e reazione, affermare con forza: ‘io non ci sto, non voglio vivere in un paese razzista’, costruire forme di disobbedienza civile”.
Gianni Pagliarini, Pdci. “Il governo ha segnato l’ennesima pagina insopportabile dell’era Berlusconi”.

