29 Apr 2009 presidio,
Nel pacchetto sicurezza rientrano le ronde e la permanenza degli immigrati irregolari nei Cie. Stralciata la norma sui medici-spia. Il 29 Cgil e associazioni migranti presidiano Montecitorio. Il 30 il testo alla Camera. Maroni non esclude la fiducia
Come previsto, tornano nel ddl sicurezza le ronde e il prolungamento fino a sei mesi della permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) per gli immigrati irregolari. Eliminata, per adesso, la norma sui cosiddetti medici-spia. Queste le decisioni della maggioranza ufficializzate oggi (28 aprile). Nel dettaglio, il governo ha presentato nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera due emendamenti che ripropongono sia la norma sulle “associazioni dei volontari per la sicurezza” (leggi: ronde), stralciata dopo le proteste delle opposizioni, sia quella sui Cie, già bocciata due volte in Parlamento.
Riguardo alle nuove regole per i Centri d’identificazione ci sono alcune modifiche rispetto al testo originario: la permanenza sarà prevista per 30 giorni rinnovabile per altri 30, i successivi due prolungamenti (di 60 giorni l’uno) dovranno essere autorizzati dal giudice di pace. Quanto all’obbligo di denuncia per i medici degli immigrati irregolari che si rivolgono al sistema sanitario per curarsi, per ora la Lega ha dovuto fare un passo indietro. Ma non è escluso che l’idea non venga riproposta in futuro.
Il disegno di legge arriverà in Aula alla Camera giovedì 30 aprile e le votazioni dovrebbero tenersi la settimana successiva. Lo ha deciso oggi la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, rimandando così di un giorno l’esame del testo. Ma i tempi sono stretti e soprattutto c’è un’incognita: “Se ho la garanzia che il ddl passi con i voti della maggioranza, bene. Altrimenti chiederò la fiducia”, ha detto chiaramente il ministro dell’Interno Roberto Maroni. L’inquilino del Viminale ha spiegato poi di averne discusso anche con il premier Berlusconi.
Protestare contro un provvedimento che “configura una intollerabile restrizione dei diritti umani, in contrasto con la Costituzione e con le convenzioni internazionali”. Per questo 16 organizzazioni impegnate a fianco dei migranti, per i diritti e contro il razzismo (tra cui Arci e Cgil) hanno promosso un sit-in domani a piazza Montecitorio a Roma. Tanti punti contestati: “L’introduzione del reato di clandestinità che obbligherebbe comunque chi esercita funzioni di pubblico ufficiale (compresi i medici) alla denuncia dello straniero senza permesso di soggiorno; il divieto di registrazione all’ufficio di stato civile di neonati figli di genitori non in regola; l’aumento delle tasse per il rinnovo dei permessi; la cinica trovata del permesso di soggiorni a punti”. La delegazione del sindacato di Corso Italia sarà guidata dalle segretarie confederali Vera Lamonica e Morena Piccinini. Un presidio si terrà anche a Bologna, davanti alla Prefettura alle 10:30, organizzato dalla Cgil locale.