23 Ott 2025 25 ottobre 2025, cgil, democrazia al lavoro, manifestazione, manifestazione nazionale, modena,
“Democrazia al lavoro” è la manifestazione nazionale Cgil a Roma di sabato prossimo 25 ottobre che si preannuncia molto partecipata. Saranno oltre 1.000 i lavoratori e le lavoratrici modenesi, i pensionati e le pensionate, i giovani e i cittadini che da Modena raggiungeranno in treno e con mezzi propri la capitale sabato prossimo.
La Cgil ha lanciato la manifestazione insieme alle associazioni de “La Via Maestra” per unire i temi del lavoro a quelli della pace, la lotta per l’aumento dei salari e delle pensioni ai diritti sociali e per rivendicare una diversa impostazione della prossima Legge di bilancio, rifiutando gli investimenti per il riarmo. Una manifestazione con l’obiettivo di spostare gli investimenti della prossima Finanziaria su aumento di salari e pensioni, contrasto alla precarietà e al lavoro povero, sanità, istruzione e servizi pubblici.
“In questo Paese c’è un emergenza salari e pensioni – afferma Alessandro De Nicola segretario Cgil Modena – il cui potere d’acquisto in questi anni è drasticamente calato. Il Governo ci propone le solite mance con i bonus fiscali che se va bene arriveranno a 400 euro nel 2026, ma quest’anno nel 2025 abbiamo pagato fino a 1.500 euro di maggiore tassazione sugli aumenti contrattuali. Per i pensionati la rivalutazione delle pensioni arriverà a 4 euro mensili. Infine – conclude il segretario – è stata aumentata nuovamente l’età della pensione: dal 2027 ci vorranno tre mesi in più.”
Alcune voci che si uniscono al segretario Cgil Modena.
Maurizio Cocerio, operaio metalmeccanico di CnhI: “sarò in piazza sabato 25 ottobre con la Cgil per protestare contro le scelte del Governo in materia economica e fiscale, contro l’immobilismo verso politiche industriali e per esprimere dissenso verso scelte che guardano solo al proprio elettorato. Il Governo non ha una visione generale del Paese, non risponde alle esigenze del Paese reale”.
Paolo Del Fine, infermiere del reparto di Medicina Interna e Area critica del Policlinico di Modena: “il 25 ottobre sarò in piazza a Roma per far sentire la voce dei professionisti sanitari che hanno sostenuto la sanità pubblica durante la pandemia da covid. Si parla – a buon diritto – delle liste di attesa per visite ed esami e dei tempi sempre più lunghi di risposta ai cittadini, ma si parla molto meno delle condizioni di lavoro, di turni massacranti, riposi che saltano, straordinari pagati una miseria. Le risposte in termini di salario e riconoscimento professionale che ci aspettavamo in virtù dei tanti sacrifici fatti, non ci sono state se consideriamo l’aumento salariale di 50 euro mensili medi lordi con l’attuale rinnovo del Ccnl comparto Sanità 2022-2024 che recupera solo un terzo dell’inflazione del triennio ed è per questo che Fp Cgil non l’ha sottoscritto”.
Massimo Tassinari, pensionato: “questa legge di bilancio sta penalizzando i pensionati come tutti i cittadini italiani, su alcuni temi che sono fondamentali per la coesione sociale: riduzione dei finanziamenti alla sanità pubblica, zero finanziamenti alla legge per la non autosufficienza e mancato adeguamento delle pensioni all’inflazione, i pensionati continuano a perdere potere d’acquisto”.
Carmen Vallotta, dipendente CirFood: “manifesto sabato perché la manovra Finanzaria non risolve i problemi dei rinnovi contrattuali e dei part time involontari che sono molto diffusi nella ristorazione e nel commercio, c’è un finanziamento inadeguato della sanità e alla scuola pubblica, non c’è vera riforma fiscale basata su una tassazione progressiva adeguata che agevoli i redditi bassi già colpiti dall’inflazione. Non ci sono misure per la prevenzione di malattie professionali e infortuni, a fronte di condizioni di lavoro peggiorate, sono aumentate le malattie professionali che purtroppo non sono tabellate Inail.
Helena Giannini, studentessa universitaria: “voglio portare la voce degli studenti su questioni come il NO al riarmo e la necessità di allocare maggiori risorse su sanità e istruzione. Ma anche per chiedere aumenti adeguati dei salari, per dire no alla precarietà e per nuove politiche abitative che aumentino gli alloggi pubblici per gli studenti ad affitti accessibili”.
Modena, 23/10/2025






