28 Set 2016 voucher,
Modena, 28 settembre 2016
Nella seduta del Consiglio comunale di Modena di domani pomeriggio giovedì 29 settembre sarà discusso un importante Ordine del Giorno che, prendendo atto dell’enorme numero di voucher venduti in provincia di Modena, invita l’Amministrazione ad attivarsi con le organizzazioni sindacali, economiche e di categoria al fine di intervenire sull’uso distorto e spropositato di questo strumento.
Da lungo tempo la Cgil denuncia come l’abnorme utilizzo dei voucher, anche nella nostra provincia, rappresenti la nuova frontiera della precarietà, inquina il mercato del lavoro togliendo spazio a contratti regolari e alimentando fenomeni di lavoro nero e lavoro grigio, e genera nuove forme di povertà. Criticità che non vengono affatto risolte dalle disposizioni del Governo sulla tracciabilità che di fatto non serve ad arginare abusi e storture di questo sistema.
Per questo riteniamo che sia importante che il consiglio comunale di Modena avvii una discussione in questo senso.
Tuttavia, proprio in considerazione della gravità della situazione che si è venuta a determinare nel tempo, pensiamo che sia necessario non fermarsi ad una semplice discussione ma che sia venuto il tempo di iniziative ed azioni concrete ed incisive.
Serve, in particolare, il coraggio di intraprendere una strada nuova ed inedita.
Abbiamo già segnalato come lo scorso anno i voucher venduti in provincia di Modena fossero stati oltre 2 milioni e mezzo.
Nel 2016 questo numero verrà abbondantemente superato: nel primo semestre di quest’anno infatti nel modenese sono stati venduti 1.503.729 voucher diffusi in tutti i settori produttivi (fonte elaborazione www.gdeangelis.eu su dati Inps).
Ovviamente non sono numeri che crescono casualmente: se per ogni giorno di quest’anno, domeniche comprese, sono stati venduti mediamente 8.354 buoni lavoro è perché un processo, quello della liberalizzazione e dell’estensione dei voucher, si è allargato talmente tanto da diventare un vero e proprio sistema. Il quale, visti i numeri, è ammesso, tollerato e sostenuto.
Su questo sistema siamo convinti che bisogna intervenire.
Per questo vorremmo che la discussione in consiglio di domani, producesse l’impegno a riunire, presto, tutti i soggetti che su questo sistema possono incidere: le organizzazioni sindacali, le associazioni economiche e datoriali, le istituzioni del territorio.
Le norme di legge, e il Jobs Act tra queste, hanno permesso di ampliare a dismisura il fenomeno dei buoni lavoro, specifici accordi e impegni tra i soggetti del territorio possono contribuire ad arginarlo e frenarne la pericolosa deriva.
La storia di questo territorio dimostra come crescita, sviluppo e tenuta sociale siano legati al lavoro di qualità, alla contrattazione, all’opera delle istituzioni, al punto da essere diventato, nel tempo, un modello politico, economico e sociale.
Per questo ci aspettiamo proposte e soluzioni nuove, coraggiose e concrete che si pongano l’obiettivo ambizioso di fermare la deriva e aprire prospettive nuove.
Segreteria Cgil Modena