DIRETTIVO NAZIONALE CGIL, DOLORE E CONDANNA PER UCCISIONE SOUMAYLA SACKO E SFRUTTAMENTO BRACCIANTI AGRICOLI, E PER FENOMENI RAZZISTI E XENOFOBI

08 Giu 2018

Il CD esprime profondo dolore per la vile uccisione di Soumayla Sacko, giovane maliano di 29 anni, attivista sindacale, e per il ferimento di altri due cittadini maliani, Madiheri Drame e Madoufoune Fofana, braccianti agricoli nel vibonese e manifesta vicinanza ai famigliari delle vittime del terribile attentato.
Sulla vicenda chiediamo il massimo impegno delle istituzioni perché al più presto sia fatta giustizia.
La nostra preoccupazione è grande rispetto ad un clima generale nel Paese sempre più caratterizzato da fenomeni razzisti e xenofobi che hanno rappresentato la cornice di questa tragica vicenda consumata in un territorio difficile, caratterizzato da una diffuso sfruttamento della manodopera migrante, da un degrado generale delle condizioni di integrazione e di accoglienza e da una pervasiva presenza delle organizzazioni criminali.
La CGIL, in tutte le sue espressioni, è quotidianamente impegnata per cambiare queste condizioni di vita troppo vicine alla schiavitù e per costruire le condizioni per un lavoro dignitoso che permetta a chi lo svolge di non dover vivere nei cosiddetti ghetti e nelle tendopoli, di non dover sottostare al ricatto continuo e alla violenza e di essere invisibili alle istituzioni e alla cittadinanza.
Pertanto la CGIL chiede di prorogare il Protocollo “Cura, legalità, uscita dal ghetto”, scaduto lo scorso 31 dicembre, perché in esso sono previsti gli strumenti necessari ad attuare le politiche di accoglienza e integrazione.
Grazie all’impegno di questi anni, abbiamo ottenuto un importante risultato: la legge 199/2016, contro lo sfruttamento e il caporalato, che va pienamente attuata in tutte le sue parti, recuperando i ritardi che riguardano la sperimentazione in un luogo pubblico dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro e del trasporto degli operai agricoli nelle imprese.
Riteniamo inaccettabile, su questa gravissima vicenda, il silenzio del Governo e delle istituzioni locali che si è protratto per troppi giorni, rotto solo dalle timide parole di circostanza del Presidente del Consiglio.
La CGIL continuerà il proprio impegno per l’affermazione dei diritti dei migranti opponendosi e contrastando quanto previsto dal contratto di governo, rivolgendoci anche alle altre organizzazioni sindacali per costruire iniziative comuni.
La CGIL è impegnata a promuovere la diffusione delle politiche dell’accoglienza, a partire dalla valorizzazione di esperienze positive come quella di Riace che proprio sul principio dell’accoglienza diffusa rafforzano e favoriscono reali processi di integrazione e inclusione.
La CGIL continuerà a battersi per affermare il rispetto della vita e della dignità di ogni persona, nativa o migrante, a partire dalla costruzione di condizioni di lavoro dignitose.

Roma 7 giugno 2018

Giuseppe Massafra
Segretario Confederale

 

Ordine del Giorno, approvato all’unanimitò dal CD Cgil nazionale del 7.6.2018

 

Delitto Soumayla Sacko, Il mio Sud, una storia di spazi pieni e spazi vuoti, Roberto Saviano, repubblica.it, 8.6.2018

image_print

Articoli correlati

02 Ott 2025 documento valutazione rischi

I RISCHI CHE IL DATORE DI LAVORO DEVE RILEVARE A PRESCINDERE DALL’RSPP

L’affidamento che il datore di lavoro è legittimato a riporre nella consulenza tecnico-valutativa dell’RSPP, con riferimento all’attività di valutazione dei […]

02 Ott 2025 inail

CONSIDERAZIONI SULL’EFFICACIA DI UN’AZIONE DI VIGILANZA COORDINATA

Se in questi ultimi decenni le conseguenze dell’evoluzione tecnologica e normativa hanno portato ad una diminuzione del fenomeno infortunistico, “permangono […]

02 Ott 2025 cambiamenti climatici

NUOVI STANDARD: IL RAPPORTO TRA CLIMA E SICUREZZA SUL LAVORO

Pubblichiamo un articolo tratto dalla rivista pubblicata dal KAN (Commissione per la sicurezza sul lavoro e la standardizzazione Tedesco) in […]