12 Mag 2009 immigrati, immigrazione,
L’appello del commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg: la comunità internazionale sostenga Vaticano e Onu contro l’Italia. Fini: immigrazione non è solo problema di sicurezza. Iniziative contro il pacchetto sicurezza
Non si placano le polemiche, in Italia e all’estero, sul respingimento forzato dei clandestini verso la Libia, definito dal ministro dell’Interno Roberto Maroni un grande successo con l’appoggio diretto del premier Silvio Berlusconi, secondo il quale l’Italia non vuole una società multietnica. Polemiche accentuate dal fatto che proprio questa settimana è prevista alla Camera l’approvazione, con voto di fiducia, del cosiddetto pacchetto sicurezza.
Il commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, in una dichiarazione all’Ansa invita la “comunità internazionale” a “sostenere le posizioni del Vaticano e dell’Onu e fermare l’iniziativa unilaterale dell’Italia”. Hammarberg ha precedentemente dichiarato che il respingimento degli immigrati clandestini verso la Libia “è un’iniziativa molto triste”, che “mina la possibilità per ogni essere umano di fuggire da repressione e violenza, ricorrendo al diritto d’asilo”. “L’iniziativa italiana – ha detto il commissario all’Adnkronos – mina totalmente il diritto di ogni essere umano di ottenere asilo”. Secondo Hammarberg “anche l’Unione europea deve essere più responsabile e seria, mettendosi all’ascolto di quei Paesi come l’Italia o Malta che a nome di tutta l’Unione devono affrontare questa sfida”.
Il Consiglio d’Europa è un organo che “ha lo scopo di favorire la creazione di uno spazio democratico e giuridico comune in Europa”.
Anche per l’organizzazione umanitaria Amnesty International “è più che mai urgente che l’Italia si rimetta in linea con il diritto internazionale sui diritti umani, a partire dal rispetto del diritto di non respingimento contenuto nella Convenzione di Ginevra del 1951′. Amnesty rileva come i respingimenti stiano proseguendo “nonostante gli appelli dell’Unhcr e le numerose prese di posizione di associazioni e società civile”. E aggiunge: “Prendere una decisione prima che una qualsiasi procedura di accertamento dello status individuale abbia luogo, è una prassi che mette a rischio i richiedenti asilo e si pone in netto contrasto con questo principio. Le centinaia di persone ricondotte in Libia dall’Italia vanno incontro a una sorte incerta e le poche informazioni disponibili sulla loro identità, età e condizioni di salute non fanno che accrescere l’allarme”.
Fini: non è solo problema di sicurezza
Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ‘la questione dell’immigrazione non può essere affrontata solo in un’ottica, pur doverosa, di sicurezza e legalità. E’ un’ottica indispensabile, ma non è l’unica’. Secondo Fini ‘è dovere della comunità internazionale e non solo dei singoli Stati dare vita a politiche di sostegno e di collaborazione con i Paesi più poveri” ed è necessaria “un’azione internazionale di sviluppo e miglioramento delle condizioni di vita nei paesi dell’Africa e non solo. In questo contesto va tenuto presente – conclude – cosa significhi davvero integrazione e rispetto dei diritti universali dell’uomo’.
Bonino: in Italia milioni di regolari
‘Con buona pace di tutti in Italia ci sono 3,7 milioni di immigrati legali, non so quindi cosa dovremmo farne secondo il presidente del Consiglio. Dobbiamo considerarli di serie B? Non dar loro diritti civili e politici? Questa popolazione paga le tasse e contribuisce per il 9,25% al Pil. Negare l’evidenza non è un bel punto di partenza per tentare una politica di immigrazione e integrazione’. Lo dice a Radio Radicale la vicepresidente del Senato Emma Bonino.
D’Alema: senza senso affermazioni di Berlusconi
L’Italia non sarà mai una società multietnica? Secondo Massimo D’Alema, ex premier e deputato Pd, ‘l’affermazione del presidente del Consiglio non ha senso’.’Come hanno detto giustamente i vescovi italiani e l’Onu – afferma D’Alema – l’Italia è già una società multietnica in cui convivono migliaia di persone di etnie diverse. Esse sono indispensabili al funzionamento della nostra società. Nessuno si chiede come farebbero milioni di persone anziane senza il contributo degli immigrati, e nessuno si chiede quante fabbriche dovrebbero chiudere i battenti’.
Sinistra e Libertà in piazza contro il pacchetto sicurezza
‘Non ho fiducia nella vostra sicurezza’ e’ il titolo della Maratona Oratoria che Sinistra e Libertà ha promosso per mercoledì dalle 14 alle 19 in Piazza Montecitorio, davanti alla Camera. L’iniziativa si oppone ai tre voti di fiducia che il Parlamento voterà sul decreto sicurezza del governo. Alla maratona oratoria, annuncia Sl, interverranno intellettuali, esponenti politici, rappresentanti di associazioni, artisti, rappresentanti sindacali. ‘Sono invitati cittadini, movimenti, tutti coloro – si legge in una nota di Sinistra e Libertà – che non si rassegnano alle parole sprezzanti dei Maroni, dei Berlusconi, dei Salvini di turno e che fanno precipitare sempre più il nostro Paese nella barbarie’.
11/05/2009 19:16