18 Set 2009
Entro il 2010 nell’area Ocse ci saranno 25 milioni di nuovi disoccupati (15 milioni in più dal 2007), portando il totale a 57 milioni. E’ una situazione che non si vedeva dal dopoguerra. Il rischio più forte, dice l’Ocse, è che una gran parte di questi disoccupati diventino strutturali. La disoccupazione, inoltre, colpisce “gruppi già svantaggiati: giovani, basse professionalità, immigrati, minorità etniche, e tra questi soggetti con contratti temporanei o atipici”.
I dati sono contenuti nell’Employment Outlook 2009 che l’Ocse ha diffuso il 16 settembre da Parigi.