ELEZIONI: IMMIGRAZIONE. NEI PROGRAMMI POCO O NULLA. FA ECCEZIONE IL CENTROSINISTRA

14 Gen 2013

 Nonostante la ripetuta promessa che sarebbe tornato alle sue abituali occupazioni dopo l’esperienza di Governo, il Presidente del Consiglio Mario Monti è invece “salito” in politica. Per la disputa elettorale del 24 e 25 febbraio 2013 guida una sua lista alleata con UDC e FLI alla Camera, forze che al Senato confluiranno in un’unica lista denominata Monti per l’Italia.

Il programma elettorale si ispira all’agenda programmatica redatta da Monti. In essa non vi è nulla che riguardi l’immigrazione. Diversi esponenti di Monti e dei partiti alleati hanno giustificato l’assenza del tema con la necessità di fissare pochi, importanti punti, rimandando altro a successive integrazioni che però fino ad oggi non ci sono state. Al momento, dunque, i cinque milioni di immigrati rimangono poco importanti.

Il Partito Democratico, invece, passa dalle parole ai fatti. In una recente assemblea nazionale ha votato un ordine del giorno sulla “partecipazione democratica dei nuovi italiani” nel quale si impegna, tra l’altro, a garantire una adeguata rappresentanza degli stranieri e dei nuovi italiani nelle liste elettorali ad ogni livello, con una particolare attenzione alla valorizzazione delle ‘seconde generazioni”. Impegno onorato perché ha inserito nelle liste elettorali diversi cittadini di origine straniera, e alcuni in posizioni tali da garantirne l’elezione, come nel caso della modenese Cécile Kashetu Kyenge, medico, consigliere provinciale e Presidente nazionale Rete Primo Marzo, e il giornalista Khalid Chaouki. Il Pd si impegnerà per la riforma della cittadinana, il voto amministrativo e l’abrogazione della Bossi-Fini.

Sinistra Ecologia Libertà aderisce, con il Psi, alla coalizione “Italia Bene Comune”. Condivide, com’è noto, la battaglia per la riforma della cittadinanza, il diritto di voto amministrativo e l’abrogazione della Bossi-Fini. Sel candida Laura Boldrini, portavoce commissariato Onu rifugiati, preziosa alleata dei migranti, e Pape Diaw, portavoce della comunità senegalese di Firenze.

Le idee del Pdl in tema di immigrazione i migranti le scontano ogni giorno sulla loro pelle (Bossi-Fini, pacchetti “sicurezza”, ecc.). Idem per la Lega Nord.

Anche nel programma del partito di Grillo, il M5S, al quale possono iscriversi solo gli italiani il tema immigrazione è pressoché assente. In questi giorni il partito di Grillo ha aperto ai fascisti di CasaPound, che ha un programma contro gli immigrati.

Nel momento in cui scriviamo, in tema di immigrazione, programmi /o candidature, poco si sa sulle altre formazioni politiche.

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