12 Mar 2013
Altri sei mesi di accoglienza. Il Viminale ci ripensa e con una circolare del 1 marzo proroga di altri sei mesi la cosiddetta Emergenza Nord Africa per le categorie vulnerabili, i minori, le loro famiglie e i profughi il cui status non è stato ancora definito. Dice il Centro Italiano Rfugiati (CIR) che “…facendo una conta che metta insieme i 7.400 profughi ancora in attesa di essere sentiti dalle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale; i circa 1.100 profughi appartenenti a gruppi vulnerabili; le famiglie con bambini; un numero stimato di 1.300 persone in attesa di ottenere il permesso di soggiorno per motivi umanitari e infine quelli che – e dovrebbero essere pressoché la totalità – attendono il rilascio del titolo di viaggio, si arriva alla popolazione quasi complessiva dei profughi che risultavano a febbraio ancora in accoglienza. E per queste categorie l’accoglienza viene prolungata dalla circolare. Si deve togliere a questi il numero di quelli che con la buonuscita di 500 € a persona, o in attesa di tale pagamento, sono andati via dai centri in questi giorni e che magari adesso si sentono ingannati considerando che quest’ultimo provvedimento del Ministero dell’Interno è arrivato solo successivamente alla loro partenza”.
Il CIR si dichiara soddisfatto. “Tuttavia ritiene che questa circolare possa creare una situazione caotica, che d’altronde si sta già verificando in alcune città, a causa della tardività delle disposizioni e della eterogeneità del trattamento nelle diverse provincie e regioni. La circolare parlando della prosecuzione dell’accoglienza indica l’individuazione di “apposite soluzioni” che al momento non appaiono però fattibili considerando che nel sistema SPRAR non risultano posti disponibili”.
Dichiara Christopher Hein, direttore del CIR: “L’esperienza della gestione della cosiddetta Emergenza Nord Africa deve essere la base per un ripensamento radicale del sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati in Italia. Si deve superare l’approccio emergenziale, si deve costruire un coordinamento centrale e garantire uno standard uniforme e dignitoso in tutto il territorio nazionale. Altrimenti si rischia di sperperare fondi pubblici e danneggiare, anziché appoggiare, il percorso di integrazione”.
Anche l’Associazione Nazionale Comuni Italiani” esprime soddisfazione. ‘’E’ con soddisfazione che accogliamo l’emanazione da parte del Ministero dell’Interno della circolare che, rispondendo positivamente alle principali richieste formulate dall’ANCI, individua una soluzione piu’ ‘morbida’ e sostenibile per la conclusione dell’emergenza Nord Africa’’, dichiara Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Delegato ANCI all’immigrazione.
‘’Si dimostra”, aggiunge, “ancora una volta, l’importanza e la necessita’ del lavoro svolto ai Tavoli interministeriali che, attraverso il confronto tra Istituzioni centrali e rappresentanti dei territori, può portare all’individuazione di soluzioni condivise. Resta il rammarico per il tempo perso negli ultimi mesi, ma speriamo che il risultato raggiunto attenui le preoccupazioni dei territori e assicuri le necessarie garanzie a quanti rischiavano di rimanere senza misure di adeguata protezione’’.
http://www.cir-onlus.org/Comunicato%20Stampa%205%20marzo%202013.htm
http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=810122&IdDett=40940