EMERGENZA NORD AFRICA: SUBITO SOLUZIONI

29 Ott 2012

 

Alcune delle maggiori organizzazioni sociali e sindacali hanno diffuso un appello per sollecitare soluzioni rapide per le oltre 20 mila persone giunte in Italia dalla Libia nel 2011, tra cui molti rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni. “Mancano meno di tre mesi alla conclusione della cosiddetta Emergenza Nord Africa”, scrivono, “la cui gestione è stata affidata alla Protezione Civile, e non si sa ancora quale sarà la sorte delle oltre 20 mila persone giunte in Italia dalla Libia nel 2011, tra cui molti rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni”, ma manca ancora “un provvedimento che consenta alle molte migliaia di persone presenti di ottenere un titolo di soggiorno di lungo periodo, senza il quale è impossibile avviare qualsiasi progetto di inserimento sociale”. Chiedono, pertanto, al Governo: una decisione immediata con un provvedimento chiaro che consenta il rilascio di un permesso di soggiorno umanitario in favore di tutti i profughi giunti dalla Libia; una soluzione dignitosa e efficace per l’inclusione sociale dei profughi coinvolti nei progetti d’accoglienza, con la predisposizione di risorse adeguate, che consenta di realizzare il processo di integrazione di queste persone con precisi percorsi di uscita dai centri emergenziali con una chiara previsione di misure di sostegno; un coinvolgimento reale delle organizzazioni di tutela e dei territori coinvolti nell’accoglienza per la definizione delle soluzioni concret:. una verifica puntuale della qualità dei servizi erogati sul territorio nell’ambito dei progetti d’accoglienza per evitare sprechi, chiudendo al più presto quelle esperienze inadeguate di ospitalità e valorizzando le esperienze di qualità, con l’obiettivo di riportare quest’ultime al più presto all’interno della rete SPRAR. “In mancanza di soluzioni concrete e rispettose della dignità delle persone e dei territori coinvolti”, concludono,” riteniamo che il rischio di innescare tensioni sociali e di provocare ulteriore disagio sia altissima. Senza soluzioni realistiche e dignitose si rischia di sprecare ancora per molto tempo ingenti risorse pubbliche alimentando peraltro razzismo e conflitti”.

Forte preoccupazione è stata espressa anche dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani. ‘’Segnali di forte preoccupazione ci arrivano dai territori in merito alla situazione che si sta venendo a creare in relazione alle persone arrivate in Italia nell’ambito della cosiddetta Emergenza nord Africa e ancora presenti nelle strutture di accoglienza’’, ha dichiarato il Presidente dell’ANCI, Graziano Delrio il 10 ottobre.

‘’Nonostante gli impegni assunti formalmente in Conferenza Unificata e dettagliati in sede di Tavolo tecnico presso il Ministero dell’Interno – ha spiegato – rimangono senza risposta due questioni fondamentali per una progressiva uscita dalla fase emergenziale: da un lato la definizione dello status giuridico dei richiedenti asilo e di tutti coloro che non hanno ancora ricevuto una forma di protezione dalle Commissioni territoriali e dall’altro l’immediato stanziamento di adeguate risorse per il proseguimento dell’accoglienza nel 2013’’.

‘’E’ del tutto evidente – ha sottolineato – che i due aspetti sono direttamente collegati. Senza riconoscimento di status giuridico non parte il processo di integrazione e quindi piu’ di 20.000 persone saranno costrette a rimanere in carico ai servizi, prolungando l’accoglienza inutilmente e per tempi indefiniti’’.

‘’Chiediamo pertanto con urgenza al Governo di dare corso a quanto gia’ concordato e al Ministro Cancellieri di intervenire quanto prima, avviando immediatamente lo stanziamento di risorse adeguate per affrontare il 2013 e definendo una forma di protezione per quanti ne sono ancora privi. Siamo di fronte a un ritardo francamente incomprensibile – ha aggiunto – trattandosi di misure gia’ concordate, che frena senza motivo il processo di ritorno all’ordinarieta’. E’ a repentaglio la tenuta complessiva di un sistema che finora ha ben risposto, grazie al grande senso di responsabilita’ e solidarieta’ dimostrato dai territori’’.

‘’Rischiamo di ricadere in una condizione di emergenza che il nostro Paese – ha concluso Delrio – non puo’ in alcun modo permettersi’’.

L’ANCI è tornata sull’argomento nei giorni successivi a seguito dei fatti di Napoli, dove il 5 ottobre si sono verificati disordini di fronte alla questura di Napoli, sfociati in uno scontro tra polizia e migranti, per lo piu’ maliani, esasperati per la situazione di stallo nella quale si trovano da tempo, in attesa di avere un riconoscimento della loro posizione sul territorio italiano al fine di avviare il proprio percorso di autonomia

‘’Siamo molto preoccupati per cio’ che sta accadendo a Napoli’’, ha detto Delrio commentando i disordini.

‘’L’abbiamo detto e continuiamo a segnalarlo con crescente preoccupazione: non si possono lasciare migliaia e migliaia di persone senza nessuna certezza per il prossimo futuro e nessuna possibilita’ di integrarsi e poter quindi iniziare una vita autonoma. Queste persone – ha aggiunto – vivono da mesi e mesi in strutture a bassa soglia, senza nessun servizio che permetta loro di avviare il necessario processo di integrazione sui nostri territori’’.

‘’Col passare delle settimane, vedono avvicinarci il momento in cui dovranno uscire dalle strutture che oggi li accolgono e sanno che nulla e’ stato predisposto per la loro assistenza dopo il 31 dicembre di quest’anno. Lo abbiamo gia’ detto e a maggior ragione lo ripetiamo oggi: va data attuazione quanto prima – ha sottolineato – ai precisi impegni assunti dal Governo in sede di Conferenza Unificata, garantendo innanzitutto lo stanziamento delle necessarie risorse per il passaggio a strutture della rete SPRAR, perche’ sono le uniche che offrono servizi concreti di avvio all’autonomia’’.

‘’Non solo – ha concluso Delrio – e’ altrettanto urgente procedere, come concordato, alla definizione di una forma di protezione per quanti ne sono ancora privi. Siamo gia’ ampiamente fuori tempo massimo’’.

http://arci.it/speciale/iniziative/dignita_e_diritti_per_i_profughi_martedi_30_ottobre_manifestazione_a_roma_in_piazza_del_pantheon_ore_14/index.html

http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=810122&IdDett=38754

http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=810122&IdDett=39100

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