27 Feb 2009 filcams,
Modena, 27 febbraio 2009
Chi sono i “furbetti” della crisi?
Sono quelle aziende, soprattutto piccole e medie, del commercio, turismo e servizi che rispondono a questa fase di crisi economica con operazioni strumentali sul proprio personale.
Sono imprese che mal consigliate dalle proprie Associazioni o dai propri consulenti rispondono al calo di attività licenziando lavoratrici e lavoratori che per diversi motivi non sono più graditi.
Sono imprese che evitano il confronto sindacale e l’attivazione di strumenti di solidarietà semplicemente convocando alcuni lavoratori e licenziandoli su due piedi.
In alcune piccole e medie imprese si licenzia l’invalido, si licenziano le donne a rischio maternità, si licenziano i lavoratori che nel passato hanno rivendicato un dovuto passaggio di livello o il rispetto delle regole di sicurezza.
Si licenzia chi non accetta di lavorare in nero, a volte gratuitamente, dopo la fine del normale orario di lavoro.
Si licenziano lavoratrici e lavoratori che dopo trent’anni hanno raggiunto retribuzioni ritenute elevate e si sostituiscono con le mille declinazioni del lavoro irregolare.
Al fine di limitare questi perversi fenomeni il sindacato di settore FILCAMS/CGIL renderà d’ora in poi pubbliche le situazioni denunciate, i nomi delle aziende, delle Associazioni cui aderiscono e dei consulenti del lavoro che li assistono.
Nella nostra provincia non ci sono soltanto le crisi nelle grandi imprese manifatturiere.
Ci sono decine di piccole e medie imprese nel Terziario, nel Commercio e nei Servizi che in questa fase soffrono della crisi economica.
Anche in questi settori, dove sono occupati decine di migliaia di persone, bisogna evitare i licenziamenti.
In settori dove gli ammortizzatori sociali a disposizione sono assai limitati diventa indispensabile ragionare di solidarietà tra lavoratori, distribuendo tra tutti gli effetti della riduzione dell’attività.
Proprio la solidarietà riteniamo sia il migliore antidoto al sopruso ed all’arbitrio.
FILCAMS CGIL Modena