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Bologna, 17 maggio 2017
La Flai Cgil nazionale, insieme a #FILIERASPORCA e Terra Onlus, ha lanciato da alcune settimane, attraverso il sito internet e i social, la campagna #ASTEnetevi per l’abolizione delle aste online “al doppio ribasso” e del sottocosto nei supermercati.
Con la campagna abbiamo rivolto tale richiesta di abolizione al Ministro Martina e alla Grande distribuzione organizzata (GDO), al fine di bloccare una pratica che colpisce l’agricoltura, le imprese di trasformazione e i diritti dei lavoratori.
Le aste online “al doppio ribasso” funzionano così: i produttori, che vogliono vendere i loro prodotti sugli scaffali della GDO, fanno un’offerta alla stessa GDO la quale convoca, dopo pochi giorni, un’altra asta, prendendo, come prezzo base di partenza, il prezzo più basso pervenuto. Il tutto si svolge elettronicamente, i prezzi scorrono attraverso i bit delle email, diventando una sorta di “gioco” simile ad una gigantesca slot machine, una sorta di gioco d’azzardo con conseguenze che possono essere pesanti in tutta la filiera.
Le aste online “al doppio ribasso” e il “sottocosto”, se non regolamentate, possono produrre distorsioni del prezzo nelle merci lungo tutta la filiera, dai campi fino alla GDO, passando per le imprese di trasformazione dei prodotti alimentari, ma anche generare illegalità, sfruttamento dei lavoratori, caporalato, il “nuovo caporalato” degli appalti, evasioni fiscali e contributive e concorrenza sleale fra le imprese.
Lungo la filiera ci possono essere imprese che, per vincere le aste o per vendere i loro semilavorati ad imprese che partecipano a quelle aste, percorrono strade che non rispettano leggi e contratti. Ne vediamo gli effetti anche nel nostro territorio regionale, ad esempio: negli appalti presenti negli impianti di lavorazione e trasformazione delle carni, o nei fenomeni di caporalato, nelle vigne e negli allevamenti di Forlì, Cesena e Ravenna, recentemente portati alla luce dalla Guardia di Finanza.
Come Flai Cgil chiediamo di porre un argine legale alla pratica delle aste, affinché il risparmio sul costo del lavoro, che viene praticato, non possa diventare in nessun modo caporalato, lavoro nero, brutale sfruttamento, orario di lavoro senza regole e concorrenza sleale fra le imprese.
La Campagna #ASTEnetevi si rivolge a tutti i cittadini, lavoratori e consumatori, invitandoli a scrivere direttamente al Ministro e ai responsabili della GDO, attraverso il link http://www.terraonlus.it/wp/astenetevi-firma-la-lettera/.
Umberto Franciosi
Segretario Generale Flai Cgil Emilia Romagna