18 Ago 2020 cgil, criminalità, criminalità mafiosa, criminalità organizzata, emilia romagna, modena,
La Ministra dell’Interno Lamorgese ha ben riassunto, parlandone a Milano, i dati contenuti nel “tradizionale” dossier ferragostano del Viminale che pubblica i risultati delle attività preventive e di contrasto alla criminalità,nell’ultimo anno. Un dossier di 50 pagine e tabelle già ben commentato nei giorni scorsi,da giornali e TV.
Quindi, solo poche considerazioni, limitate all’unica tabella che richiama la mala imprenditoria della nostra Emilia-Romagna, ponendoci su podio sgradevole, sopratutto affiancando quei dati con il contemporaneo report di INL – Ispettorato Nazionale del Lavoro sugli interventi di prevenzione contro il lavoro irregolare.
La relazione del Ministero dell’Interno è la prima che certifica il quadro criminale dell’anno alle spalle pesantemente travolto dal corona-virus. E già sappiamo che sono diminuiti i reati in Italia, in generale con un calo del 18%. Nell’anno alle spalle, registriamo un calo degli omicidi, dei furti, delle rapine, delle truffe. Con due significative eccezioni:
- aumentano le truffe informatiche (+12%)
- aumentano di un quarto (+25,1%) le interdittive antimafia assunte contro le imprese sospette per collusioni malavitose.
L’Emilia-Romagna (Dossier Viminale, vedi pag. 27) ha visto 228 imprese oggetto di questo pesante provvedimento interdittivo, ben utile per contrastare l’economia mafiosa e preservare il tessuto imprenditoriale sano e regolare.
Il report Viminale pone la nostra regione subito dopo Calabria, Campania e Sicilia; anche davanti a Lombardia.
Cioè siamo la prima regione a nord di Napoli!
Questo dato sconcertante – e tuttora nel silenzio di Confindustria – si appesantisce vedendo i dati INL, sempre ferragostani, relativi al 1° semestre 2020 sulle attività di prevenzione e “… per assicurare il rispetto delle normative del lavoro, previdenza ed assistenza sociale” contro il lavoro nero ed irregolare.
La preziosa attività degli Ispettorati Territoriali del Lavoro, vedono la nostra Emilia-Romagna al primo posto nazionale assoluto e con le nostre province così classificate: al 1° posto Modena, poi Parma, Reggio Emilia e Bologna. Un quadro grigio-scuro tenuto ben al centro della attenzione e vertenzialità del sindacato, ma che dovrà ben più coinvolgere le realtà istituzionali e delle rappresentanze imprenditoriali nei territori.
Franco Zavatti
Cgil Modena e componente del coordinamento legalità Cgil Emilia-Romagna
Modena, 18/8/2020
Servizio del Tgr ER Rai, edizione delle ore 14 del 27/8/2020