21 Apr 2010 filcams,
Modena, 21 aprile 2010
Il confronto di ieri tra i sindacati Cgil e Cisl e l’Unione Terre dei Castelli ha chiarito che i tagli saranno relativi ai servizi esternalizzati di mensa scolastica attualmente gestiti dalle aziende Cir, Manutencoop e Alba Service.
Nessun chiarimento è stato fornito sul bilancio dell’Unione approvato in data 18 marzo, senza coinvolgere preventivamente le parti sociali.
Dopo una lunga discussione sui temi riguardanti la scuola e il personale Ata, nonché i collaboratori scolastici e i compensi relativi alle funzioni miste (su cui l’Unione Terre dei Castelli intende risparmiare 70.000 euro), è emerso con chiarezza che il taglio effettivo si scaricherà sui lavoratori, o meglio le lavoratrici, dei servizi mensa con il spaventoso taglio di 470.000 euro.
La discussione di ieri non ha fatto emergere con chiarezza come ciò verrà effettuato, i numeri effettivi e le modalità per ottenere questo risparmio, fatta salva “l’innovativa” idea del mono porzionamento dei pasti che incide sul 60% dei pasti totali e che apre scenari discutibili dal punto di vista ambientale (maggiori rifiuti) e di educazione alimentare.
Certo è che questa cifra, tradotta in risorse, significa 50 persone che rischieranno di perdere il proprio posto di lavoro o di vedere sensibilmente ridotte le loro ore di lavoro e le loro retribuzioni.
Si licenzieranno le lavoratrici delle mense anche – si dice – per produrre provvedimenti anticrisi come i 21 tirocini formativi per lavoratori disoccupati a seguito della crisi.
Il sindacato dei servizi Filcams/Cgil di Modena non condivide affatto tale impostazione, né le modalità con le quali tali decisioni sono state prese (“da qualche parte si doveva pur tagliare” si è detto durante l’incontro). Non si sono tenute in debita considerazione le ricadute sociali su queste lavoratrici e sull’appalto in questione (partito nell’agosto 2009 e di durata quadriennale, a crisi già iniziata, con tutt’altre premesse), né infine le indubitabili ricadute sulla qualità del servizio che verrà effettuato e che certamente non potrà essere integrato dal personale scolastico che ha chiarito con fermezza che ha risorse già limitate per le mansioni che svolge, anche e soprattutto in relazione ai tagli della Riforma Gelmini.
Filcams/Cgil auspica il rientro dei tagli e l’adozione di scelte profondamente diverse, a partire dall’incontro di Giunta dell’Unione previsto per domani.
Nel contempo verrà aperto lo stato di agitazione delle lavoratrici impiegate in questo appalto, prevedendo anche le opportune iniziative di lotta a tutela delle stesse, qualora dall’Unione non vengano risposte alternative e soddisfacenti per le lavoratrici coinvolte.
Filcams/Cgil Modena