30 Set 2013 filctem,
La FILCTEM CGIL torna nelle Marche dove meno di un mese fa a Porto Recanati aveva messo a punto, con l’Inca CGIL, un progetto biennale per i diritti e le tutele dei lavoratori migranti, dando vita ad una vera e propria “rete” di sostegno a persone che si trovano in condizioni di svantaggio.
E torna ad Ancona il prossimo 3 ottobre (c/o la sala “Massimo D’Antona” della CGIL Marche in via 1° Maggio, 142 – ore 10.00) per tenere la sua Conferenza nazionale sull’immigrazione che intende ragionare per comprendere meglio i problemi e le complessità di una categoria – quella dei lavoratori chimici, tessili, dell’energia e delle manifatture – che vede una massiccia presenza di stranieri che, con oltre 110.000 lavoratori migranti regolari, sfiora il 9% del totale dell’occupazione nei settori del “proprio perimetro” contrattuale (il 27% del totale industria in senso stretto).
La Conferenza nazionale – presieduta dal segretario generale della Cgil Marche, Roberto Ghiselli – sarà aperta da una relazione introduttiva di Delia Nardone, segretaria nazionale Filctem, alla quale seguirà il dibattito nel corso del quale è previsto l’intervento di Emilio Miceli, segretario generale della FILCTEM CGIL.
L’assise sarà conclusa da Vera Lamonica, segretaria confederale CGIL.
Non è più tollerabile – esordisce Miceli – che in Italia, su questa parte più fragile della popolazione, si riversino gli umori più negativi che si traducono nel mancato rispetto dei diritti di cittadinanza e del lavoro”.
“Perciò – aggiunge il leader sindacale – rivendichiamo per tutti il valore del contratto, che unisce e non discrimina nessuno: del resto l’Italia sono anche loro!”. “La grave crisi economica non può rappresentare un alibi per nessuno: la partita la vinciamo – conclude il segretario – se riusciamo a battere le diseguaglianze e a garantire ad ogni lavoratore un’occupazione dignitosa”.