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Parma, 12 febbraio 2016
Come la FLAI CGIL di Parma denuncia da anni, la proliferazione di false cooperative e di società dedite alla somministrazione illecita di personale è uno dei principali problemi della filiera delle carni. Lavoratori sfruttati, senza le corrette applicazioni contrattuali, praticamente schiavi, sono la conseguenza di imprenditori senza scrupoli che operano con metodi da rapina, danneggiando il tessuto sociale e tutta la filiera nel suo complesso. Le imprese finalmente lo stanno comprendendo e a Parma in diversi casi sono tati sottoscritti accordi che prevedono l’assunzione diretta del personale utilizzato.
Il Contratto Provinciale delle Conserve Animali di Parma in questo senso è stato un precursore ed oltre ad essere un elemento regolatore per tutti, con diritti e tutele, ha normato la possibilità di internalizzare gli appalti con gradualità.In questo contesto c’è chi ancora, come Castelfrigo di Castelnuovo Rangone, nel modenese, e altri anche nel parmense, continua a rifiutare di riconoscere condizioni di lavoro dignitose, danneggiando l’immagine del made in Italy e le imprese responsabili.
Queste imprese vanno isolate e contrastate. Ai lavoratori in lotta non può che andare il pieno sostegno della FLAI di Parma: tenete duro, la vostra lotta è la lotta di tutti.
Spiace infine notare che alcune associazioni di impresa, invece di operare nell’interesse degli imprenditori corretti, reggano il gioco a chi nel settore genera solo competizione al ribasso e disvalore.
Nel pomeriggio di oggi, 12 febbraio, una delegazione della FLAI CGIL di Parma porterà la sua solidarietà ai lavoratori modenesi in lotta.