14 Nov 2013
Le quote di ingresso e conversione previste dall’ultimo decreto flussi superiori sono state superiori alle richieste. Lo dice un’analisi del Ministero del Lavoro. Il decreto flussi del 16 ottobre 2012 fissava quote di ingresso esclusivamente per lavoro autonomo (2.000 quote) e per i lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile (100 quote). Le restanti quote (11.750) venivano riservate alle conversioni in permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato di permessi di soggiorno posseduti ad altro titolo – ovvero per studio/tirocinio/formazione (6.000 quote); per lavoro stagionale (4.000 quote); per soggiornanti di lungo periodo in possesso di permesso CE rilasciato da altro Stato membro dell’UE (500 quote). Le conversioni in permessi di soggiorno per lavoro autonomo, invece, venivano fissate in 1.000 quote riservate a permessi di soggiorno per motivi di studio e in 250 a permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
Le domande di conversione di permessi di soggiorno per lavoro stagionale in permessi di soggiorno per lavoro subordinato sono risultate essere inferiori rispetto alle quote disponibili (3.552 domande a fronte di 4.000 quote previste), così come le domande di conversione di permessi di soggiorno per studio in permessi di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo (di circa la metà). Superiori al fabbisogno anche le quote programmate per la conversione del permesso di soggiorno CE di lungo periodo (rilasciato non dall’Italia ma da altro Stato membro dell’Unione europea) in lavoro autonomo, mentre una sostanziale corrispondenza tra quote previste (500) e domande presentate (510) si evidenzia per le conversioni di tali permessi in lavoro subordinato.Per la presentazione di tali ultime domande c’è ancora tempo, in quanto la circolare del Ministero dell’Interno del 28 giugno 2013 ha prorogato al 31 dicembre 2013 il termine ultimo per la presentazione delle domande di conversione da parte di coloro in possesso un permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato non dall’Italia ma da altro Stato membro dell’Unione europea.
Sono invece scaduti il 30 giugno i termini per la presentazione di tutti gli altri tipi di domanda.