FONDAZIONE LEONE MORESSA. IMMIGRATI UNA RISORSA PER IL PAESE

22 Nov 2011

 

di Mohcine El Arrag

“Senza il contributo degli immigrati all’economia del nostro paese anche il fardello del debito pubblico diventa più difficile da sostenere” così si è espresso martedì scorso il Presidente Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia che si è tenuta al Quirinale con i ‘nuovi cittadini italiani’. Gli immigrati, ha proseguito il Capo dello Stato, “rappresentano un’energia vitale di cui l’Italia ha bisogno; non comprendere la portata di questo fenomeno e quanto sia un necessario contributo per il paese significa non saper guardare la realtà”. E i risultati raccolti nel Rapporto Annuale sull’Economia dell’Immigrazione 2011 realizzato dalla Fondazione Leone Moressa e patrocinato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e dal Ministero degli Affari Esteri, titolato “Gli stranieri: quale valore economico per la società?”, lo dimostrano. In Italia si contano oltre 2 milioni di lavoratori immigrati (il 9,1% del totale degli occupati).In sede di dichiarazione dei redditi versano al fisco 40 miliardi di € (pari al 5,1% del totale dichiarato) e pagano di Irpef quasi 6 miliardi di € (pari al 4,1% del totale dell’imposta netta). Ma rappresentano la parte di popolazione che maggiormente ha subìto gli effetti negativi della crisi. Dal 2008 al 2010 il loro tasso di disoccupazione è aumentato di 3,5 punti percentuali passando dall’8,1% all’11,6% e raggiungendo 274mila immigrati senza lavoro. Nel biennio considerato vuol dire che un nuovo disoccupato su quattro ha origini straniere. “In un periodo di recessione come quello che stiamo vivendo”, commenta la Fondazione, “le azioni di contrasto alla crisi devono prevedere il sostegno anche dei nuovi disoccupati stranieri, ossia della parte più fragile del mercato del lavoro. Servono delle garanzie affinché gli immigrati che hanno perso il lavoro, soprattutto se extracomunitari, non siano posti di fronte alle uniche alter­native di far ritorno nel proprio Paese di origine o di cadere in uno stato di illegalità legato alla scadenza del permesso di soggiorno”. Le informazioni statistiche contenute nel rapporto riguardano anche altri aspetti economici, e li sintetizziamo di seguito.

Gli occupati (che sono oltre 2 milioni) sono per la maggior parte lavoratori dipendenti (86,0%), giovani, inquadrati come operai (89,9%), dalla bassa qualifica professionale, nel settore del terziario (51,3%) e in aziende di piccola dimensione (il 53,4% lavora in imprese con meno di 10 persone). Le loro retribuzioni sono inferiori rispetto a quelle di un collega italiano. In particolare un dipendente straniero guadagna al mese (dato quarto trimestre 2010) una cifra netta di 987€, quasi 300€ in meno rispetto al collega autoctono. Il 37,9% delle famiglie straniere vive al di sotto della soglia di povertà (dati 2008), contro il 12,1% delle famiglie italiane. Il reddito percepito non permette loro di risparmiare, dal momento che i consumi superano, anche se di poco, le entrate familiari. Entrate che provengono per il 90% da lavoro dipendente e che vengono destinate, tra le altre cose, al pagamento dell’affitto, dal momento che appena l’11,3% delle famiglie straniere è proprietaria dell’abitazione di residenza. Le famiglie straniere dichiarano maggiori difficoltà economiche rispetto a quelle italiane (dati 2008): il 24,8% dice di arrivare a fine mese con molta difficoltà (contro il 16,7% di quelle italiane), il 24% è stata in arretrato con il pagamento delle bollette (vs 11,2%), il 58,8% non è in grado di sostenere una spesa imprevista di 750 € (vs 30,2%) e il 52,6% non può permettersi una settimana di ferie (vs 38,6%).

La raccolta e l’analisi dei dati sull’impatto economico dell’immigrazione” affermano i ricercatori della Fondazione Leone Moressa “permette di delineare un profilo il più possibile oggettivo del fenomeno migratorio, affinché questo non faccia parte esclusivamente delle agende politiche sulla sicurezza ma che sia riconosciuto come vero e proprio strumento di sviluppo economico, prosperità e competitività: in sostanza un valore economico per la società.”

http://www.fondazioneleonemoressa.org/newsite/2011/11/stranieri-un-valore-economico-per-la-societa-2/

abstract-in-italiano-Economia-dellimmigrazione

abstract-in-inglese-Economia-dellimmigrazione

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