FONDAZIONE LEONE MORESSA. PER LA PRIMA VOLTA IN CALO LE RIMESSE: -5,4%. COLPA DELLA CRISI, MA NON SOLO

10 Mag 2011

 

FONDAZIONE LEONE MORESSA.

PER LA PRIMA VOLTA IN CALO LE RIMESSE: -5,4%.

COLPA DELLA CRISI, MA NON SOLO.

Nel 2010 sono state inviate dall’Italia rimesse per oltre 6,4 miliardi di euro, il 5, 4% in meno rispetto all’anno precedente. E’ la prima volta che si regista un calo, che è causato innzitutto dalla crisi, ma anche dal fatto che molti stranieri hanno ormai scelto l’Italia come paese di residenza, ricongiungendo la famiglia. In diminuzione anche il valore delle rimesse procapite, che è passato dai 1734 euro del 2009 a 1508. Questi i risultati principali di uno studio della Fondazione Leone Moressa che ha analizzato i flussi monetari transitati per i canali di intermediazione regolare in uscita dall’Italia da parte degli stranieri che vivono nel nostro paese. “Per riuscire a quantificare il volume delle rimesse”, scrive la Fondazione, “basti pensare che l’ammontare complessivo del denaro in uscita dall’Italia equivale allo 0,41% del Pil nazionale: anche in questo caso tale incidenza si è ridotta rispetto allo 0,44% rilevato l’anno precedente”.

Il continente maggiormente beneficiato dalle rimesse è l’Asia, con oltre 3 miliardi di euro, vale a dire il 47,4% di tutti i flussi monetari. “Della rimanente parte, il 27,4% rimane all’interno dei confini europei, il 12,5% prende la via africana e l’11,6% quella americana. Ma rispetto al 2009 quasi tutte le destinazioni hanno subito una contrazione in termini di rimesse inviate: il continente asiatico ha ricevuto dagli stranieri in Italia il 9,5% in meno di denaro e l’Africa il 4,5% in meno. Unica eccezione i Paesi europei le cui rimesse sono aumentate del 4,2%”.

Tra tutti i Paese è la Cina quello che riceve più denaro (1,7 miliardi). Seguono la Romania(800 milioni), le Filippine (712 milioni) e il Marocco (251 milioni).

Le province dalle quali defluisce il maggior volume di rimesse sono Roma (1,7 miliardi, un quarto del totale), Milano, Napoli, Firenze e Prato.

«Le rimesse dagli stranieri sono un cruciale fattore di garanzia e di crescita per le economie in via di sviluppo – affermano i ricercatori della Fondazione Leone Moressa – L’aumento del numero di disoccupati stranieri determinato dalla crisi ha messo a dura prova i bilanci degli immigrati e i loro redditi da lavoro. Sono stati costretti a ridurre di fatto quella parte di risparmio che prima veniva inviato nei Paesi di origine, ma che ora viene trattenuto per potersi garantire un sufficiente livello di “sopravvivenza”. Oltre alla crisi, il calo delle rimesse va ascritto anche al fatto che molti stranieri nel tempo hanno scelto l’Italia come il proprio paese di residenza, avvicinando e ricongiungendo a sé la propria famiglia; in questo modo il denaro che prima veniva inviato in Patria, rimane ora nel territorio nazionale».

 

 

LEGGI IL COMUNICATO DELLA FONDAZIONE

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