04 Nov 2009
“A livello nazionale il gap retributivo tra dipendenti italiani e stranieri si attesta a 238 euro a favore dei primi: se un italiano riceve 1.245 euro netti al mese, uno straniero arriva appena a 962 euro, quasi il 23% in meno”.
Il dato è della Fondazione Leone Moressa che al differenziale retributivo tra italiani e stanieri ha dedicato uno studio. I numeri e le informazioni riportate nello studio fanno riferimento
alla banca dati Istat sulle forze di lavoro aggiornata al secondo trimestre del 2009.
Le maggiori differenze a livello territoriale si evidenziano nelle aree centro meridionali, mentre si fanno meno marcate in quelle settentrionali.
“Nelle aree del Sud, specialmente in Puglia, Molise e Campania oltre a mostrare i livelli retributivi dei dipendenti stranieri più bassi, evidenzia anche i più marcati differenziali di reddito percepito. Ad esempio, uno straniero che lavora in Molise, oltre a prendere neanche 600 euro al mese, riceve la metà di quanto percepisce un dipendente che lavora nella stessa regione”.
Al Nord, invece, i dipendenti stranieri non solo ricevono un salario più alto (1.080 euro in Trentino Alto Adige, 1.000 in Friuli Venezia Giulia, 1.038 in Lombardia), ma è anche più vicino a quello dei colleghi italiani. In ogni caso, il gap arriva anche oltre il 16% come in Trentino.
Notevoli differenze esistono tra gli stessi stranieri se si prende a riferimento il sesso. Gli uomini guadagnono più delle donne: mediamente i primi ricevono una retribuzione di 1.102 euro e le seconde di 787. Gli uomini stranieri perdono però nel raffronto con gli uomini italiani: guadagnano il 18,9% in meno. Tra donne italiane e straniere il gap arriva al 28, 4% a sfavore delle seconde.
Il grado di istruzione favorisce solo gli italiani. “Infatti per i dipendenti nati fuori dai confini nazionali il possesso di un titolo di studio non garantisce automaticamente una retribuzione superiore”.