FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE. I LAVORATORI SONO STANCHI DI ASPETTARE. LA FP/CGIL ANNUNCIA MOBILITAZIONI

21 Set 2018 fondazione modena arti visive, inquadramenti, mobilitazione, organico, organigramma, precariato,

I lavoratori della Fondazione Modena Arti Visive sono stanchi di aspettare. La mancanza di un progetto e di una chiarezza organizzativa sta portando ad un peggioramento progressivo delle condizioni dei lavoratori. Ieri la FP CGIL ha inviato una lettera infuocata al CdA della Fondazione e ai suoi soci, il Comune di Modena e la Fondazione Cassa di Risparmio.

“A distanza di 10 mesi dalla nascita della Fondazione Modena Arti Visive, oltre alle vaghe dichiarazioni di intenti da parte del Consiglio di Amministrazione e della Direttrice, non abbiamo avuto un riscontro concreto su nessuno degli aspetti da noi sollevati già dall’inizio sui temi riguardanti i lavoratori – dichiara Fabio De Santis, segretario FP/Cgil – Ad oggi manca ancora un piano progettuale e questo sta avendo conseguenze, come è noto, sull’attività artistica e culturale degli Istituti gestiti dalla Fondazione. Si è parlato anche delle fughe dei lavoratori comunali in comando. Ma vanno evidenziate le condizioni lavorative e contrattuali dei dipendenti, esposti a disagi sempre maggiori”.

Nella lettera il sindacato fornisce dei numeri impietosi. L’organigramma di FMAV presentato il 1° febbraio scorso contava 27 persone, direttrice inclusa. Attualmente 7 di quelle persone non fanno più parte dello staff. Di queste 7 una era in posizione direttiva. Già prima di febbraio altre persone si erano trasferite, licenziate o sono andate in pensione. A fronte di ciò sono state aggiunte solo 2 figure nuove, entrambe in posizione direttiva. Va aggiunta, poi, una terza figura che presta servizio per la Fondazione tramite un’altra azienda.
Il 20 febbraio 2018 l’Assemblea sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, inviato al CdA della Fondazione, in cui si chiedeva di affrontare diversi punti, tra cui l’organico; il superamento del precariato; gli inquadramenti; l’organigramma; il coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte organizzative. Su questi temi non è arrivata alcuna risposta, ma soprattutto nulla è stato fatto da parte della Fondazione.

“La mancanza di un progetto, sia da parte dei soci che del CdA della Fondazione ha comportato soltanto l’avvilimento delle professionalità esistenti – continua Fabio De Santis – Abbiamo chiesto un incontro urgente alla Fondazione, dove vorremmo avere delle risposte concrete sull’organigramma; sui temi contrattuali; sul superamento del precariato. Abbiamo atteso a sufficienza le elaborazioni annunciate fin dall’inizio dal CdA. Ora in assenza di risposte non escludiamo il ricorso a forme di mobilitazione, nel corso delle quali informeremo la cittadinanza sui disagi che subiscono i lavoratori e gli Istituti interessati, da quando il Comune di Modena ha deciso di esternalizzare la Galleria Civica e il Museo della Figurina, accorpandoli alla Fondazione Fotografia.”

 

Modena, 21 settembre 2018

 

 

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