24 Ott 2019 consiglio comunale, fiom, fonderie cooperative, modena, piano industriale,
Fa piacere leggere sui giornali delle preoccupazioni e attenzioni verso la vicenda Fonderie Cooperative da parte del consiglio comunale di Modena. La Fiom Cgil vorrebbe però ricordare che sostanzialmente lo stesso consiglio comunale, il 14 marzo di quest’anno, ha approvato un secondo protocollo che, a differenza del precedente votato nel 2018 in cui esplicitamente si parlava di mantenere il core business di Fonderie nell’ambito del territorio comunale modenese, prevede altrettanto esplicitamente la delocalizzazione a Padova del processo di fusione. Al punto che nelle conclusioni del dibattito della succitata assise del consiglio comunale l’assessore Vandelli affermava: “Dispiace che le fonderie non rimangano a Modena nella loro interezza. Ci abbiamo provato e non siamo riusciti” (https://www.comune.modena.it/salastampa/archivio-comunicati-stampa/2019/3/fonderie-il-dibattito-in-consiglio-comunale).
Pertanto se si vuole affrontare davvero il tema fonderie la prima cosa che il nuovo consiglio comunale di Modena dovrebbe fare è istituire un tavolo trilaterale di trattativa – azienda, comune e sindacati – che entri nel merito concreto dello spostamento dello stabilimento e le cui decisioni vincolino le scelte aziendali al fine di tutelare il futuro dei lavoratori.
Paolo Brini Fiom-Cgil Modena
Giovanni Verla Fiom-Cgil Ferrara
Modena, 24/10/2019