28 Apr 2018 crisi aziendale, fiom, fritz hansberg, gruppo maus, occupazione, piano industriale, piano speculativo, tutela occupazione,
La Fiom-Cgil e la Rsu apprendono dalla stampa che la proposta depositata dai vertici del Gruppo Maus nell’ambito del concordato preventivo presentato lo scorso novembre è, come ampiamente temuto, tutto fuorché un piano industriale. Al contrario, nelle intenzioni dell’azienda, la parte produttiva viene completamente smantellata ed esternalizzata lasciando intravedere l’attuazione di un risanamento esclusivamente finanziario privo di alcun investimento di rilancio.
D’altronde se di una azienda che ha sempre fatto della produzione il proprio core business si amputa proprio la parte industriale è chiaro che l’unico vero intento non possa che essere acquisire il marchio e quindi compiere una operazione puramente speculativa.
Prendiamo atto con sdegno che l’azienda, il cui azionista di riferimento è Rossi Cairo, è venuta meno agli impegni presi verbalmente, ma anche per iscritto, sia di coinvolgere sindacato e lavoratori nella stesura del piano industriale e soprattutto di salvaguardare tutti i posti di lavoro.
Il piano prevede infatti il licenziamento da subito di oltre la metà dei dipendenti ma in realtà, dati gli intenti proposti, l’effetto sarà il lento deperimento di tutta l’attività; insomma una vera e propria macelleria sociale.
Chiediamo dunque ai vertici aziendali di ritirare questo piano e rivederlo in ogni sua parte ponendo al centro il rilancio dell’attività produttiva e degli investimenti come assicuratoci a dicembre e la salvaguardia di tutti i posti di lavoro.
Chiediamo inoltre al tribunale di Modena ed al commissario Luigi Fontana che sta seguendo il concordato, come si può accettare un piano di questo genere? Un piano che getta in mezzo alla strada da subito almeno 12 persone ma che comunque nel lungo termine non ha alcun tipo di prospettiva industriale seria.
Come Fiom-Cgil respingiamo al mittente un tale piano e rivendichiamo la salvaguardia di tutti i posti di lavoro.
Chiediamo altresì l’intervento urgente delle istituzioni, a partire dal MISE presso cui è in programma un incontro in attesa di conferma e presso cui l’azienda già due mesi fa si era impegnata a salvaguardare produzione ed occupazione, affinché vengano vagliate tutte le possibili soluzioni per evitare di gettare 20 famiglie in mezzo ad una strada e per salvaguardare non solo Fritz Hansberg, ma tutto il gruppo MAUS!
Fiom-Cgil Modena
Rsu Fritz Hansberg