13 Lug 2009
Nel 2009 l’immigrazione clandestina in Europa potrebbe diminuire anche fino al 20-25% rispetto al 2008. A sostenerlo è il vice-direttore esecutivo dell’Agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne Frontex, Gil Arias-Fernandez, che ieri, 9 luglio, a Roma ha presentato alcuni dati sull’immigrazione illegale in Europa e in Italia relativi ai primi tre mesi del 2009.
Come riportato dall’Ansa, rispetto al primo trimestre del 2008, quest’anno gli arrivi di immigrati irregolari sono scesi del 16% in Europa e del 20% in Italia. In termini assoluti da gennaio a marzo 2009 sono giunti in Europa 20.200 irregolari, di cui il 13% (2.586) in Italia. A diminuire sono stati soprattutto gli ingressi via terra e in aereo mentre sono aumentati dell’8% gli sbarchi via mare.
Nel primo trimestre del 2009 hanno soggiornato nell’Ue 90.800 irregolari, il 16% in meno rispetto allo stesso periodo del 2008 mentre in Italia il numero dei soggiornanti senza documenti è stato di 11.080, il 12% in meno rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Sono invece 145mila gli irregolari arrivati nell’Unione europea in tutto il 2008.
L’Italia, secondo quanto riferisce Frontex, è stato il paese dove si è registrato il maggior numero di ingressi via mare: 37mila, pari al 41% del totale. Tuttavia, precisa l’Agenzia, rispetto allo scorso anno il numero degli sbarchi è calato significativamente: -54% di arrivi sulle coste siciliane e -56% sulle coste sarde.
“Dal primo gennaio 2009 al 5 luglio – ha affermato Arias-Fernandez – gli arrivi illegali in Sardegna sono stati, secondo i nostri operatori, 333. L’anno scorso nello stesso periodo erano stati 776. Per quanto riguarda la Sicilia, Lampedusa compresa, si è passati dai 14.806 del 2008 ai 6.760 di quest’anno. Dal 15 maggio in poi, da quando gli accordi con la Libia sono diventati esecutivi, i nostri operatori hanno notato un ulteriore calo degli arrivi. La diminuzione in quest’ultimo mese e mezzo potrebbe aver raggiunto anche il 70%”.
La diminuzione degli arrivi in Italia, sostiene dunque Frontex, è effetto degli accordi con la Libia. Tuttavia l’Agenzia ha precisato di non avere “il potere di affermare se il diritto di richiesta d’asilo e gli altri diritti umani siano stati sempre rispettati in Libia”.
Sul calo degli immigrati irregolari in Ue hanno inciso invece, oltre agli accordi con Tripoli, i respingimenti attuati da alcuni paesi membri e la crisi economica. (Fonte: Programma Integra.it, 10.07.2009)